La CGIL scrive Al Direttore Generale ASL BR in merito alla riorganizzazione COVID
Dopo aver vissuto una prima fase della gestione sanitaria con tanta apprensione, in terra di Brindisi, ci aspettiamo una seconda fase molto oculata e responsabile che assicuri la continuità assistenziale sia in regime di degenza che ambulatoriale.
La priorità assoluta per la CGIL, resta ovviamente la sicurezza dei pazienti, dei cittadini che usufruiscono dei servizi erogati dalla ASL e di tutti gli operatori impegnati nel dare risposte ai bisogni di salute degli utenti.
Questa pandemia, ha stravolto l’efficienza dei più collaudati sistemi sanitari regionali, mettendo in discussione diversi modelli organizzativi. Sarebbe miope non prenderne atto, per una mirata riprogrammazione a livello regionale e territoriale, considerando la prevenzione, una misura fondamentale.
Alla luce di quanto scritto, crediamo che bisogna rivisitare necessariamente gli stessi spazi all’interno delle strutture ospedaliere.
Gran parte del Sistema Sanitario brindisino è molto, troppo concentrato nell’Ospedale “Perrino” di Brindisi: posti letto/pazienti/parenti, ambulatori, servizi, lavoratori che ivi operano, fornitori, ecc.ecc.
Oggi, questo sistema andrebbe riconsiderato doverosamente, ad iniziare dagli spazi.
E’ impensabile ritornare alla gestione del “Perrino”, così come era prima, dalla bolgia del pronto soccorso, alle stanze di degenza che contengono tre posti letto in spazi angusti, alle aree delle piastre ambulatoriali e/o a quelle delle stesse sale d’attesa.
Insomma, bisogna necessariamente dare respiro a tutto l’ospedale “Perrino” ad iniziare dalle sue stesse mura, ai cittadini/utenti che lo frequentano, ai pazienti e a tuti gli operatori impegnati in questa grade struttura che già soffriva di “sindrome da soffocamento” nel periodo pre-covid.
Per questo proponiamo da subito, il decongestionamento dell’ospedale “Perrino” di Brindisi e la riapertura degli ospedali o ex ospedali con annessi i Pronto Soccorso, la soppressione di un posto letto per ogni stanza di degenza, mentre i letti in eccedenza, dovrebbero rappresentare una vera e propria chimera.
Spostare da Brindisi agli ospedali periferici, tutte le patologie a media-bassa complessità assistenziale, la piccola chirurgia, la piccola traumatologia con annessa Sala gessi ecc.
Contestualmente andrebbe riorganizzata tutta l’attività ambulatoriale che non necessariamente deve passare dall’ Ospedale di Brindisi.
BRINDISI 02/05/2020
f.to Il Segretario Generale CGIL Antonio Macchia
f.to Il Segretario Generale FP CGIL Pancrazio Tedesco
f.to L’R.S.U. FP CGIL Mimmo Stella