E’ l’appello del Presidente di Associazione Sampietrana
(Associazione di Promozione Sociale di San Pietro Vernotico, Brindisi) che da anni lotta per i sussidi ai lavoratori stagionali e dello
spettacolo, spesso presi di mira dai tagli economici attuati da diversi governi. Già con la legge (jobs act) i lavoratori stagionali sono stati colpiti con il taglio del sussidio di disoccupazione (NASPI) che prevede
il riconoscimento delle settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versate, cioè, a un lavoratore con contratto a tempo determinato dalla durata di sei mesi,con un fine rapporto involontario, il sussidio di disoccupazione che gli viene riconosciuto è pari a tre
mesi, lasciando il lavoratore abbandonato a se stesso per i restanti tre mesi. Ora la situazione è ancora più drammatica, a causa del coronavirus oltre ai lavoratori stagionali, interi settori dello spettacolo rischiano il collasso, come le bande musicali da giro, coloro che enfatizzano riti civili e religiosi di tutti i paesi Italiani in un periodo di lavoro prevalentemente estivo, che va da Aprile a Settembre.
Con le disposizioni emanate dal governo per la prevenzione al coronavirus, i comitati adibiti alla raccolta degli oboli e
l’organizzazione delle feste patronali sono impossibilitati a
mobilitarsi, vedendosi costretti a non contattare alcuna ditta o associazione musicale, enti che come da tradizione vengono interpellati per enfatizzare questo tipo di eventi, a questo proposito si innescano vari meccanismi che mettono alle strette i datori di lavoro, rendendo
incerta l’assunzione del lavoratore per l’anno corrente 2020 o comportandone comunque una drastica riduzione dell’organico, insomma, una sorta di catena che andrebbe a colpire diverse attività, stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti, villaggi vacanza, gli agriturismo e tutte le attività che esercitano prettamente nel periodo
estivo. Il governo inizi a prendere provvedimenti, afferma il Presidente Pierluigi Galati, non aspettate che il problema sia irreversibile, dovete tutelare i lavoratori stagionali e dello spettacolo per la stagione 2020 non essendo stati nominati ne dai decreti del governo ne dai sindacati.
LA PROPOSTA: reintrodurre il vecchio sussidio di disoccupazione (ASPI)
ricalcolando i requisiti del lavoratore, se a quest’ultimo gli sono
stati versati un minimo di sei mesi di contribuzione nell’anno 2019, lo
stato, per questa emergenza, garantirà al lavoratore di queste
caregorie, di percepire il sussidio di disoccupazione fino ad Aprile
2021, garantendogli così, la continuità contributiva fino
all’assunzione della prossima stagione, ad ogni modo, qualora il
lavoratore dovesse essere ingaggiato nella stagione 2020, avvenimento
oramai improbabile, il sussidio verrebbe interrotto, chiediamo inoltre,
che il sussidio di disoccupazione (NASPI) venga sostituito
permanentemente con il vecchio sussidio (ASPI). Tutelate e restituite la
dignità a questi lavoratori.