Abbiamo scelto lei, ma la situazione è simile a tanti altri “senzatetto”. Vivono per strada, alla faccia dei divieti che probabilmente neanche conoscono. Non hanno modo di lavarsi e adesso fanno fatica a trovare anche qualcosa da mangiare. E’ dei giorni scorsi, infatti, l’appello delle parrocchie del rione Sant’Elia: con il coronavirus si sono fermate le donazioni e non si riesce a far fronte ai bisogni di tante famiglie che vivono in condizioni disperate. A cui si aggiungono i clochard: Adesso tutti noi siamo chiusi in casa, avvolti nella paura ma con le nostre famiglie, pieni di provviste ed al caldo dei nostri termosifoni. Loro no: sono al freddo, da soli e probabilmente anche affamati perché la rete della solidarietà ha rallentato.
Non dimentichiamoli. Loro sono fragili esattamente quanto il mondo intero è fragile contro un nemico sconosciuto come il coronavirus.