CONTRASTI A NON FINIRE SUL PIANO REGOLATORE PORTUALE. A DISCAPITO DELLA CITTA’…

Il Piano Regolatore del Porto rappresenta uno strumento importantissimo di pianificazione territoriale e qualsiasi ritardo rischia di danneggiare gravemente l’economia del territorio. Ne sono convinti gli esponenti delle opposizioni consiliari del Comune di Brindisi i quali contestano l’atteggiamento ostruzionistico del Comune nei confronti dell’Autorità di Sistema Portuale.

Ad attaccare l’esecutivo guidato dal sindaco Rossi, in particolare, sono i consiglieri Cavalera di Forza Italia e Oggiano di Fratelli d’Italia, i quali insistono nel dire che di questo passo si provocano danni ingenti alla città. Tra l’altro, si sottolinea che l’Amministrazione Comunale si è fatta sfuggire una grande occasione per offrire il proprio contributo in sede di redazione del Documento programmatico di sistema portuale. Si è intervenuti, pertanto,  a tempo scaduto e con il chiaro intento di frenare l’iter di approvazione del Piano regolatore del porto. Cavalera, in particolare, parla a chiare lettere di posizioni assunte dal Comune che sono di carattere ideologico e di chiara opposizione a tutto ciò che proviene dall’Autorità Portuale.

Oggiano, invece, ricorda che un atteggiamento ostruzionistico di Palazzo di Città si era già registrato per la cassa di colmata e per la realizzazione di altre opere di infrastrutturazione portuale. Il tutto, con una perdita di mesi e mesi trascorsi per aggirare ostacoli di carattere burocratico. E’ questo il motivo che ha provocato ritardi nella realizzazione dei nuovi accosti di sant’Apollinare e nella realizzazione della stessa cassa di colmata.

Oggi, insomma, il porto di Brindisi non ha ancora il suo pontile a briccole, così come una struttura di accoglienza per i passeggeri in arrivo o in partenza da paesi extracomunitari come l’Albania.

Senza un Piano regolatore, a detta dei consiglieri di opposizione, sono bloccati investimenti nel porto per circa 600 milioni di euro e questo condiziona anche lo sviluppo della cantieristica navale.

Da qui la necessità di giungere ad un chiarimento immediato per evitare che questi ultimi mesi di amministrazione-Rossi si trasformino in un calvario anche per il porto di Brindisi.

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