Scenari pazzeschi, effetti originali e un grandissimo Gianluca Guidi, hanno regalato al pubblico brindisino, una serata veramente speciale. Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ha confermato, ancora una volta, di essere uno dei teatri più importanti del Sud d’Italia, adatto ad ospitare spettacoli di ogni tipo. Enormi tir avevano invaso la città già dal giorno precedente, perché organizzare una commedia musicale di tale portata, non è un’impresa da poco. Uno spettacolo che il grande Johnny Dorelli aveva messo in scena, per la prima volta, nel lontano 1974 e suo figlio che, da piccolo, lo osservava, ne ha “ereditato” la parte. Un’eredità importante che Gianluca ha condiviso con grande entusiasmo. Tanta la somiglianza, anche fisica, con il papà e tanta la bravura dimostrata nel recitare, nel cantare e nel ballare. Un cast con interpreti bravissimi che hanno guidato gli spettatori in una favola densa di messaggi importanti. Dio, con la voce “fuori campo”, di Enzo Garinei, ha dominato la scena. Dio che si mette in contatto con don Silvestro, il prete saggio che “resiste” alle provocazioni amorose dell’ingenua Clementina e che si ritrova costretto ad affrontare un ipotetico secondo diluvio universale. Viene costruita un’arca che dovrà salvare tutti gli abitanti del piccolo paese prescelto. La situazione, però, si complica e, ad un certo punto, tutti si mostrano increduli e decidono di non salire sull’arca, tranne Clementina. Anche Don Silvestro, però, decide di scendere, non se la sente di lasciare i suoi amici, le persone che hanno creduto in lui. Ed ecco che la pioggia cessa e torna il sereno. Molto bella la scena finale, con l’arrivo di una “simbolica” colomba. Bravissimi tutti gli interpreti, da Consolazione al Sindaco, Clementina e tutti gli altri. La stagione teatrale 2018-19, questa volta, ha offerto una proposta veramente esaltante.
Anna Consales