Il problema del ruolo effettivo delle Commissioni consiliari lo pose con forza, negli anni scorsi, il vecchio leader di Impegno Sociale Carmelo Palazzo. Poi, scomparso lui, di commissioni non ne parla più nessuno. In realtà, le commissioni consiliari del Comune di Brindisi costano una bella cifra (il Comune provvede a rimborsare anche le aziende dove lavorano i consiglieri comunali, oltre a pagare i gettoni di presenza), ma i cittadini che le finanziano ne ignorano sostanzialmente l’esistenza. Sul sito internet del Comune addirittura non ci sono i nomi dei consiglieri che compongono le singole commissioni.
Ma la cosa più grave è che queste commissioni si riuniscono sostanzialmente tutti i giorni, anche se non c’è traccia di un solo verbale di riunione. E’ come se i consiglieri si parlassero addosso, senza avere strumenti per far conoscere la propria attività alla gente ed anche a sindaco e Giunta comunale. Ed allora: che fine fanno i suggerimenti che emergono dai lavori delle commissioni? E perché i cittadini non hanno la possibilità di conoscerne l’attività?
Bisogna fare in modo, insomma, che i cittadini non pensino che quei soldi siano impiegati male e soprattutto che le commissioni consiliari non servano a nulla. Ed è necessario che tutto questo avvenga in trasparenza, informando quotidianamente (sul sito del Comune) la gente attraverso la pubblicazione dei verbali delle commissioni.