Si appella a “valori personali e professionali”, “dettami di correttezza e legalità” che le avrebbero “impedito di adeguarsi alle direttive” e che avrebbero portato a “frequenti divergenze con il segretario cittadino e con tutto lo schieramento consiliare del Pd” sulle metodologie di attuazione del suo mandato. Ecco che risiede “nella sfiducia del segretario del Pd, Francesco Cannalire” il motivo alla base delle dimissioni della vice sindaco Rita De Vito, così come lei stessa scrive nella sua lettera di dimissioni consegnata ieri sera al primo cittadino Riccardo Rossi.
“Le motivazioni risiedono nella sfiducia che, nelle vie brevi, ho acquisito da parte del Partito Democratico nella persona del suo segretario Francesco Cannalire” si legge nella lettera di dimissioni.
“Pur riconoscendo alcune distrazioni di comunicazione mediatica compiute dalla scrivente per inesperienza politica, che potrebbero aver creato qualche imbarazzo al PD, di cui ho assunto piena responsabilità, ho agito sempre con onesta mentale e intellettuale” dice la vice sindaca. Frequenti sono state le divergenze con il segretario cittadino e con tutto lo schieramento consiliare del Pd sulle procedure e le metodologie di attuazione, in quanto i miei valori personali e professionali sempre orientati ad agire per la difesa dei diritti di tutti e di ciascuno e per il bene della società, in piena trasparenza e in ossequio ai dettami di correttezza e legalità, non mi hanno consentito di adeguarmi a direttive che potessero, in qualche modo alterare la bontà del mio mandato politico-amministrativo, nell’accezione più alta e nobile del termine, come “minister” al servizio della collettività” aggiunge.
Tra due giorni la professoressa De Vito avrà modo di approfondire la questione in una conferenza stampa.