Nel corso dell’edizione delle 19.30 del 14 febbraio 2020 del TGR Puglia, è stata data una notizia – riportata sul sito web della testata regionale – riguardante l’abbattimento di 13 ulivi a Cisternino (BR) per Xylella fastidiosa. (https://www.rainews.it/tgr/puglia/articoli/2020/02/pug-xyella-cisternino-eradicazione-Arif-ca2283d8-774b-41d6-bce6-76c4b4d57011.html)
Denunciamo con forza il contenuto infondato dell’articolo e la foto che lo accompagna, in quanto palesemente artefatta.
La foto, visibilmente ritoccata (si veda l’angolo in alto a sinistra della bandiera e i margini netti del ritocco mal incollati sotto la foto originaria), mostra ulivi grigi in primo piano e apparentemente disseccati. Basta andare sul posto, in contrada Borgo Canonica, sulla statale Cisternino – Ceglie Messapica, per verificare invece che tali alberi sono in vegetazione e non mostrano la sintomatologia specifica da Co.Di.R.O. (Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo).
Diffidiamo pertanto la redazione del TGR Puglia a:
- fornire il nome di chi ha scritto o inviato l’articolo;
- fornire il nome di chi ha scattato la foto, che riporta il copyright di TGR Puglia, e di chi l’ha ritoccata e per quale necessità;
- comunicare chi ha richiesto e commissionato l’articolo.
Anche le dichiarazioni contenute nel testo dell’articolo sono parziali e/o inventate. “Operazione sempre dolorosa, ammette l’Arif che ha proceduto all’eradicazione. Mediando con un gruppo di ambientalisti che si opponevano”. E ancora “Tutto però si è risolto in breve tempo, grazie a un’opera di dialogo e di mediazione. Si è giunti infatti ad un accordo pacifico con i proprietari e con gli ambientalisti ed è stato possibile procedere all’eradicazione delle 13 piante infette”.
Dichiariamo ufficialmente che nessun esponente dei gruppi ambientalisti presenti ha dato il consenso all’eradicazione degli alberi. Da sempre l’associazione COSATE e gli altri gruppi ambientalisti di Cisternino lottano contro l’abbattimento degli ulivi, convinti, sulla base delle attuali risultanze scientifiche, che tale azione non possa risolvere il problema del disseccamento e danneggi invece il patrimonio paesaggistico-culturale e le risorse economiche del territorio. Per rafforzare questa battaglia sono state presentate anche diffide e denunce alla procura di Bari.
Risulta quindi destituita di qualsiasi fondamento la notizia diffusa da codesta testata giornalistica secondo cui sarebbe intercorso un accordo con il Commissario straordinario dell’Agenzia regionale ARIF Gennaro Ranieri e il sub Commissario Vitantonio Damiani. Gli ambientalisti, al contrario, continuano a denunciare l’illegittimità degli abbattimenti.
Riteniamo grave che il sito del servizio pubblico televisivo della Testata Regionale Puglia pubblichi senza alcuna verifica di fondatezza un “comunicato dell’Arif Puglia” con tanto di foto chiaramente ritoccata e diffonda notizie inesatte. Ci risulta, peraltro, che pochi giorni fa erano presenti in loco alcuni operatori RAI a fare foto, e non l’Arif. Chi è dunque responsabile del falso?
Non ci basta che la redazione del TGR si scusi o tolga tale news dal sito, ma vogliamo andare fino in fondo alla faccenda, perché tale disinformazione è già avvenuta varie volte in testate e programmi RAI, contravvenendo al principio dell’imparzialità della comunicazione pubblica.
Denunciamo l’articolo del TGR Puglia del 14 febbraio all’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e alla Commissione di Vigilanza RAI Servizi radiotelevisivi.
Chiediamo che venga pubblicata da parte del TGR Puglia la presente smentita ed il comunicato che la trasmette.
Si evidenzia, in ogni caso, che la Determina di abbattimento (DDS 198) risale al 18 novembre 2019 e l’ARIF avrebbe dovuto ottemperare all’abbattimento tassativamente entro 20 giorni da tale data. È la stessa determina a prevedere che “chiunque non adempie alle disposizioni impartite ovvero provoca ritardi nella loro applicazioni è perseguibile ai sensi degli artt. 500 e 650 c.p.”. Chiediamo pertanto alla regione Puglia che l’ARIF venga sanzionata per l’omissione ed il mancato rispetto dei termini previsti dalla stessa disposizione regionale.
Diffidiamo inoltre la Regione Puglia ad annullare tutte le determine di abbattimento in corso e future, non eseguite nel citato termine di 20 giorni, in ragione del fatto che è venuta meno quella ”emergenza fitosanitaria” che ne avrebbe motivato l’adozione.
Inoltre, con la DDS n.59 del 21/05/2019 sono state confermate “le aree delimitate di cui alla Decisione 2018/927/UE”, che prevede una zona “infetta”, una zona “contenimento” e una zona “cuscinetto”. Tale provvedimento regionale conferma quanto affermiamo da tempo, e cioè che non esiste alcuna “nuova zona ex contenimento”.
Chiediamo pertanto con forza alla Regione di annullare tutti i provvedimenti di abbattimento di olivi in tale zona, la cui istituzione è evidentemente illegittima ed arbitraria e non trova fondamento in alcuna normativa nazionale né europea finalizzate ad affrontare l’“emergenza di diffusione del batterio”.
Continueremo a batterci in tutte le sedi per un’informazione corretta e imparziale nel servizio pubblico sulla questione Xylella e disseccamento degli olivi.
Brindisi, 15 febbraio 2020
Movimento NoTAP di Brindisi