Cobas – dopo l’accordo-Sir adesso si proceda con lo smantellamento della centrale di Cerano

Continua con tutte le organizzazioni sindacali il percorso per chiudere l’accordo con la Sir :

la settimana scorsa accordo in Prefettura , oggi in Confindustria con la Sir l’applicazione dell’accordo, mercoledì 7 incontro all’Arpal (il vecchio ufficio di collocamento) la cancellazione della procedura con revoca  dei licenziamenti.

50 i lavoratori che lavoreranno fino a dicembre , una altra ventina in cassa integrazione ,qualche esodo incentivato, sono i dati dell’accordo maturato dall’impegno di Prefetto e Questore di Brindisi.

Adesso il Cobas lancia un appello per l’immediata cantierizzazione relativa  allo smantellamento della Centrale,primo passo per rilanciare la intera questione “decarbonizzazione “, unitamente alla idea di un nuovo modello di sviluppo per la nostra città; anche per respingere ricatti occupazionali fatti dai vari bomboloni che si vogliono insediare sulle nostre banchine che cancellerebbero tutte le speranze.

 La lotta dei lavoratori del porto e di Cerano è  riuscita a far diventare un vero problema regionale ,al pari dell’Ilva, quello della “decarbonizzazione “ fino a ieri rimasta fuori dalla politica regionale e nazionale .

 L’Enel quindi deve essere immediatamente messa alle corde ;si deve chiedere subito il piano di smantellamento della centrale ,delle necessarie bonifiche , del ripristino dei luoghi, affinchè ci sia continuità per i lavoratori a partire dai prossimi mesi.

Gli impegni presi dall’Enel che si sono allontanati dalla nostra città nel corso del tempo devono ritornare immediatamente.

 I progetti di investimento in attività portuali e di fabbriche legate al mare devono trovare vita invece che essere seppellite negli uffici di qualche ente inutile e contrario agli interessi della città.

 Il Cobas è pronto a lottare contro una Enel che ha fatto grandi guadagni nella nostra città , che non ha mai lasciato nulla sul territorio ed oggi è pronta a mollare tutto…… impediamolo tutti insieme con un grande movimento di operai e cittadini.

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