Riceviamo e pubblichiamo una nota di Antonio Castellucci segretario generale Cisl Brindisi
L’esito delle elezioni comunali 2018 ha restituito a Brindisi una agibilità democratica alternatasi, negli ultimi anni, con la serie di commissariamenti prefettizi che hanno potuto gestire, in realtà, la sola ordinaria amministrazione. Troppo poco, insomma, perché si avviasse strutturalmente, con un percorso di concertazione inclusiva, ogni possibile processo che valorizzasse le opportunità produttive ad occupazionali, in alcuni casi vere e proprie eccellenze, che la Città e di riflesso il territorio provinciale offrono.
Sarà, dunque, dai settori strategici di aerospazio, turismo, agricoltura e agroindustria, commercio, industria energetica e chimica, logistica, portualità e industria del mare, crocierismo, Zes, Università, ricettività, tradizioni, e cultura, che bisognerà, da subito, ripartire in tal modo invertendo l’attuale situazione di crisi sociale, economica, culturale ed occupazionale.
E’ quanto abbiamo ribadito come Cisl ai candidati a Sindaco già prima del 10 giugno u.s. auspicando che le rispettive enunciazioni elettorali fossero tradotte, una volta eletti, in realizzazioni capaci di orientare strutturalmente il presente e il futuro sociale di quest’area detentrice di straordinarie potenzialità.
Area, dunque, niente affatto povera o marginale, né residuale, che oggi, però, deve e può iniziare a rilanciarsi con una nuova gestione amministrativa aprendosi alla effettiva partecipazione e al confronto democratico.
In attesa del primo Consiglio comunale e del programma amministrativo definitivo per i cinque anni di consiliatura, già alcune questioni hanno alimentato un dibattito politico, che merita di avere continuità, come la candidatura della Cittadella della Ricerca ad ospitare la DTT (Divertor Tokamak Test facility) il Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare che, però, sembrava superata a favore di altri siti.
Ed ulteriore valore aggiunto potrà ridiscendere da quanto i primi cittadini di Brindisi, Lecce e Taranto hanno di recente prefigurato, in ordine ad un tema non nuovissimo, ovvero un progetto di area sub regionale pugliese comprendente i tre territori provinciali, con l’obiettivo di collaborare, di fare rete e di attrarre opportunità di sviluppo e di finanziamenti anche europei nei più svariati settori a partire da infrastrutture, logistica, cultura, turismo, formazione, ecc.
Due esempi da considerare novità non irrilevanti, che per quanto ci riguarda trovano piena accoglienza nella c.d. Vertenza Brindisi da tempo lanciata, anche con iniziative pubbliche, dai sindacati confederali ma che finora non ha potuto trovare particolare attenzione nella politica locale e regionale.
Ebbene, è da qui che occorre ripartire a nostro giudizio, riprendendo ed implementando un dialogo sociale concepito non certo come un orpello ma come messa in campo di sinergie in grado di produrre un Patto territoriale, sollecitando la corresponsabilità di tutti gli attori sociali ed istituzionali, dando corpo ad una partecipazione democratica capace di attribuire nuova credibilità alla politica brindisina e di implementare nuovo fervore partecipativo ai soggetti della concertazione.
E non escludendo ma anzi già programmando un confronto di merito anche con il nuovo Governo nazionale, riprendendo immediatamente il percorso già avviato e poi sospeso di un Tavolo interistituzionale per lo sviluppo di Brindisi.
Tale ricerca di dialogo non dovrà tralasciare le ulteriori questioni delicatissime, inerenti alle politiche sociali e socio-sanitarie, alla carenza della rete dei servizi ed alla rivisitazione del piano di riordino ospedaliero e sanitario regionale che viene quotidianamente riconosciuto come penalizzante per questo territorio e colpisce in particolare migliaia e migliaia di persone anziane che spesso non riescono a curarsi.
Non sarà irrilevante, per il conseguimento di tutti gli obiettivi esposti, l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa, rispetto alla quale agli Enti locali è anche ascritta la missione di renderla funzionale con la consapevolezza che molto dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico passano da pubbliche amministrazioni efficienti e non subordinate alle farraginosità burocratiche e che guardino con attenzione ad un sistema fiscale e tributario locale maggiormente equo e vantaggioso per i cittadini.
E’, infine, sul patrimonio preziosissimo dei giovani che la Città di Brindisi ed il suo territorio provinciale devono investire di più e meglio di quanto sia avvenuto fino ad oggi, contribuendo a costruire e supportarne in un costante contesto di legalità e trasparenza il futuro, scongiurando per loro un destino umano e professionale realizzato, in troppi casi ormai, fuori dalla Puglia.
Sarà su queste coordinate che la Cisl Taranto Brindisi non mancherà di offrire, come sempre ha fatto, il proprio contributo di idee e di proposta confidando in un immediato confronto costruttivo.