Chiusura Cerano – L’on. Appendino (M5S) ha interrogato i Ministri competenti

Al Ministro delle Imprese e del made in Italy, al Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, al
Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica – Per sapere – premesso che:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Presentata dall’On. Chiara Appendino
Al Ministro delle Imprese e del Made in Italy
Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali
Al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Premesso che:
la Centrale Termoelettrica Enel “Federico II” di Cerano, situata nel territorio di Brindisi su un’area di
circa 270 ettari, rappresenta la seconda più grande centrale termoelettrica d’Italia e una delle più
grandi d’Europa, con una capacità installata di 2640 MW;
secondo un rapporto del 2011 dell’Agenzia europea dell’ambiente, la centrale risulta la più
inquinante d’Italia e la diciottesima in Europa in termini di costi derivanti dalle emissioni, stimati in
oltre 500 milioni di euro annui;
fino al 2020, la centrale impiegava circa 1200 lavoratori tra dipendenti diretti Enel e personale dell’
indotto; tuttavia, con la decisione di dismettere la struttura entro il 2027, ufficializzata da Enel nel
2020, e successivamente anticipata dal Ministro dell’Ambiente al 2025, è iniziato un costante calo
occupazionale, fino agli attuali 120 dipendenti Enel e 330 dell’indotto;
il 3 giugno 2024 il Vicepremier Matteo Salvini ha annunciato la realizzazione di un impianto di
assemblaggio di pannelli fotovoltaici per la riconversione della centrale, con la promessa di almeno
400 nuovi posti di lavoro entro la fine dell’estate 2024, ma ad oggi il progetto non ha avuto alcun
seguito;
il sindaco di Brindisi ha successivamente dichiarato che il piano stava procedendo e che ne seguiva
gli sviluppi, mentre il 17 luglio 2024, presso la Prefettura, il Ministro dell’Ambiente ha smentito l’
esistenza di un progetto concreto;
il 20 settembre 2024, presso la Prefettura di Brindisi, i Ministeri delle Imprese e del Made in Italy,
dell’Ambiente, dell’Economia e del Lavoro hanno presentato 13 piani industriali di investimento
privato per un valore di svariati miliardi di euro, ma ad oggi nessuno di questi progetti ha trovato
attuazione e si è ancora nella nebulosa fase della raccolta delle manifestazioni di interesse mentre i
lavoratori, soprattutto dell’indotto, stanno perdendo i loro posti di lavoro in seguito alla riduzione
Numero di parole: 579 su 600 Pagina 1 di 2
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
degli appalti o dell’entità degli appalti già posta in essere da Eni ed Enel;
la fuoriuscita del personale dell’indotto è stata temporaneamente arrestata solo grazie alle proteste
dei lavoratori, che il 23 maggio 2024 hanno bloccato la superstrada Brindisi-Lecce e marciato per 16
km fino alla Prefettura, manifestando la loro preoccupazione per l’assenza di soluzioni concrete;
le proteste sono proseguite con 15 giorni di sciopero consecutivi nel settembre 2024, ottenendo la
proroga di un anno dei contratti esistenti e il blocco delle ulteriori fuoriuscite di personale;
mentre per Eni è stato predisposto un piano alternativo per la transizione energetica, di cui si sta
attendendo le prove certe di concretezza degli investimenti e di effettiva tutela dei lavoratori, per
Enel non è ancora stato definito alcun progetto concreto di nuovi investimenti né sono state chiarite
le modalità di bonifica dell’area, lasciando il territorio ed i lavoratori in una condizione di totale
incertezza;
Si interroga per sapere:
se i Ministri siano a conoscenza della situazione esposta e quali iniziative intendano adottare per
garantire un piano concreto e realizzabile di nuovi investimenti nel territorio di Brindisi, tutelando i
livelli occupazionali e la sostenibilità ambientale del territorio;
se intendano aprire un tavolo di crisi e dichiarare Brindisi “area di crisi complessa” al fine di
predisporre misure straordinarie di sostegno ai lavoratori e alle imprese locali;
quali azioni siano previste per assicurare un processo di bonifica adeguato dell’area della centrale,
garantendo il rispetto degli standard ambientali e la tutela della salute pubblica.
On. CHIARA APPENDINO

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning