Chimica, chiusura Basell – Greco: “Brindisi non resti inerme ad assistere alla morte di un intero comparto”

La notizia riguardante la volontà di Basell di rinunciare alla vendita dello stabilimento di Brindisi rappresenta un fatto gravissimo perché mette a rischio duecento posti di lavoro ed allo stesso tempo sancisce la morte di un intero comparto. E’ del tutto evidente, pertanto, che lo stabilimento brindisino – che i vertici aziendali avevano ufficialmente messo in vendita – non vuole acquistarlo nessuno e questo dopo che chi opera nella chimica a livello internazionale ha preso atto del totale disimpegno di Eni/Versalis da Brindisi. Del resto, gli impegni fumosi assunti proprio da Eni/Versalis avrebbero dovuto consigliare maggiore prudenza nella espressione di giudizi positivi sulle soluzioni proposte dallo stesso gruppo. Ed invece con il disimpegno nello stabilimento brindisino si è sancita la conclusione di una filiera che negli anni ha garantito tanto lavoro diretto e indiretto.
Quindi adesso che anche Basell vuole scappare via da Brindisi è necessario che si intervenga con la dovuta fermezza, se necessario rimettendo in discussione anche gli accordi sottoscritti qualche giorno fa a Roma.
L’intero settore, infatti, non avrebbe dovuto subire ripercussioni occupazionali ed invece si stanno creando le condizioni perché accada esattamente il contrario.
Ci aspettiamo segnali precisi da parte di istituzioni locali, associazioni datoriali ed organizzazioni sindacali. Brindisi, insomma, non può arrendersi senza battere ciglio.

Michelangelo Greco – consigliere comunale

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