Dopo aver denunciato per primi lo scempio in atto da parte di Open Fiber (sono state distrutte numerose chianche per realizzare lo scavo necessario ad apporre i cavo della fibra) ci sentiamo di dover rivolgere un appello al sindaco Riccardo Rossi. Non prima, però, di aver fatto una premessa: un primo cittadino non è nelle condizioni di poter controllare tutto e quindi è assolutamente da escludere qualsiasi responsabilità a suo carico. Ma Rossi deve necessartiamente intervenire dopo essere venuto a conoscenza di quanto sta avvenendo. In sostanza, i lavori in corso sono stati regolarmente autorizzati dal Comune, ma questo non ci mette al sicuro, visto che conosciamo bene la superficialità con cui si agisce spesso in quegli uffici. Rimuovere chianche che appartengono alla storia della nostra città avrebbe richiesto un controllo costante da parte della struttura comunale e soprattutto avrebbe richiesto la presenza di una ditta specializzata, capace di poter utilizzare le migliori apparecchiature esistenti, allo scopo di rendere il lavoro meno invasivo possibile. Ed invece, sono state frantumate tante chianche sotto gli occhi di molti cittadini. Quelle chianche non potrà restituircele più nessuno ed è per questo che non è perdonabile alcuna superficialità. Il sindaco, pertanto, blocchi questo scempio ed individui i responsabili di quanto accaduto. Lo faccia per la sua città, la città che amministra.
