“Il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi era l’unico fiore all’occhiello della sanità brindisina e un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Dir? di più: era l’essenza stessa del nosocomio, finito, purtroppo, agli onori (sarebbe meglio scrivere disonori) della cronaca per casi di malasanità, ma sempre apprezzato per l’assistenza d’eccellenza del Centro Grandi Ustionati.
“Parlo al passato perché per un’assurda decisione della direzione della ASL di Brindisi il Centro da unità operativa complessa è diventato unità operativa semplice, accorpato al reparto di Chirurgia Plastica. Un bel regalo di inizio anno da parte della ASL, visto che è stata la prima delibera firmata dal direttore generale, Maurizio De Nuccio (la n.1 dell’8 gennaio scorso, che allego); cinque pagine che si possono sintetizzare con una parola: DECLASSAMENTO. La motivazione? Sempre la stessa, quella che come un copia-incolla viene utilizzata puntualmente per chiudere ambulatori e reparti nel brindisino: atavica carenza del personale. Ma il dg non pensa che declassando il Centro Grandi Ustioni toglie all’ospedale di Brindisi proprio uno dei reparti che più potevano attrarre operatori sanitari di alto profilo professionale? Per altro con una strategia schizofrenica visto che il reparto di Radiologia interventistica da semplice è stata trasformata in complessa, proprio per attrarre medici e chirurghi e in questo caso, invece, si fa esattamente il contrario?
“Non solo, quello che mi chiedo e che nelle prossime ore – cos? preannuncio una mia vista al dg De Nuccio – chieder? personalmente: ma questa decisione di accorpamento è stata condivisa con l’assessorato e il dipartimento regionali? Personalmente mi risulta che la Regione non abbia deliberato in tal senso e quindi la ASL in base a quale indicazione dà vita a una delibera di declassamento? Cioè siamo all’assurdo che la ASL invece che essere il braccio operativo delle politiche regionali diventa, invece, il decisore unico e definitivo?
“Mi aspetto che l’assessore Raffaele Piemontese faccia subito chiarezza.”