CENTRI SOCIO EDUCATIVI PER MINORI, PAGLIARO: “RISCHIO CHIUSURA PER 500 STRUTTURE. INACCETTABILI LUNGAGGINI DELLA BUROCRAZIA REGIONALE”  

 

Centri socio educativi per minori, Pagliaro: “Rischio chiusura per 500 strutture. Inaccettabili lungaggini della burocrazia regionale”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.

“Le strutture educative per minori sono allo stremo, anzi alla disperazione. Rischiano di chiudere oltre 500 centri e asili sul territorio regionale, che accolgono circa 15mila minori.

Più volte abbiamo sollecitato attenzione per questa delicatissima situazione che, oltre a mettere in ginocchio centinaia di lavoratori, pregiudica la qualità e la continuità di servizi educativi preziosi per bambini, ragazzi, e per le loro famiglie.

Ma il Governo regionale resta sordo ad ogni istanza, suggerimento e proposta. Dal presidente Emiliano neppure un cenno, dall’assessora al Welfare Barone solo promesse. Perché, di fatto, non è stato sbloccato il pagamento dei buoni di conciliazione per l’anno in corso, nonostante le prestazioni siano state regolarmente erogate dai centri educativi fin da settembre scorso, pur senza aver ricevuto un solo euro dalla Regione.

Ci siamo fatti portavoce delle legittime richieste di gestori ed educatori, abbiamo presentato due interrogazioni urgenti chiedendo l’erogazione immediata del contributo regionale, per garantire la sopravvivenza e i livelli occupazionali di queste strutture che svolgono un’azione quotidiana di contrasto alla povertà educativa.

Ma la burocrazia elefantiaca della Regione resta impantanata in cavilli: anziché procedere in modo più snello e rapido, anche in considerazione del particolare periodo che viviamo, si continuano a vessare gestori e famiglie con richieste di adempimenti inutili.

Chiediamo ancora una volta al Governo regionale di impedire la chiusura di centri socio educativi e asili stanziando subito le risorse dovute, per ridare dignità a tanti lavoratori mortificati e angosciati per il loro futuro, e per assicurare a famiglie e mamme lavoratrici un sostegno irrinunciabile, senza il quale sarebbe impossibile conciliare vita e lavoro”./comunicato

 

 

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