Energia: Battilocchio-D’Attis, bene Urso su futuro Civitavecchia e Brindisi
“Il ministro Urso, con solerzia ha promosso l’avvio del comitato interministeriale, nato dalla iniziativa legislativa mia e del collega Mauro D’Attis, per impostare le dinamiche di sviluppo dei territori di Civitavecchia e Brindisi nella fase post carbone. Il 26 luglio si è riunito quel tavolo, luogo istituzionale preposto a discutere e soprattutto a proporre in maniera concreta ed efficace”. Così Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e coordinatore azzurro della provincia di Roma, intervenendo in Aula a Montecitorio nel corso del question time con il ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso. Insieme a Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia e commissario azzurro in Puglia, Battilocchio ha presentato una interrogazione al ministro Urso per sapere “quali saranno i passi successivi per perseguire il rilancio dei due territori e se siano stati individuati gli strumenti per finanziarne la riconversione, nel percorso di transizione energetica ed ecologica”. “Brindisi e Civitavecchia sono state escluse, dai Governi di centrosinistra, dal Just Transition Fund, cioè dalla possibilità di essere considerate anche dall’Unione europea territori di transizione vera del post carbone”, ha spiegato D’Attis nel corso della replica. “Assurdo – ha proseguito – quando proprio Brindisi e Civitavecchia hanno ospitato per decenni le centrali più grandi d’Europa, a carbone naturalmente. È ovvio che è un momento difficile, che, però, può diventare strategico. Insieme all’elenco dei fondi ai quali sta guardando con attenzione il Governo, ci sono, ovviamente, anche gli investimenti dei privati. Guardiamo con grande attenzione alle risultanze del Piano industriale che ENEL prevede di presentare in autunno”, e “all’utilizzo delle opportunità che il decreto Sud, in discussione proprio in questi giorni alla Camera, potrà offrire”, ha concluso, esprimendo soddisfazione per la risposta del ministro e incitandolo a proseguire su questa strada “finché non si arrivi ad una soluzione giusta per i territori di Brindisi e Civitavecchia”.