Centrale Cerano – A volte basta un titolo per riaccendere speranze…

Un dato è certo: il gran lavoro svolto fino ad oggi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per ridare una speranza al territorio brindisino ha prodotto 53 manifestazioni di interesse presentate da possibili investitori interessati a questo territorio. Certo, adesso occorrerà il lavoro dei tecnici ministeriali che dovranno verificare gli aspetti finanziari, la disponibilità delle aree nella zona industriale e in quella portuale e quindi la reale fattibilità delle idee progettuali. Facile immaginare che una parte delle proposte sarà cestinata, con particolare riferimento a chi pensa che a Brindisi possa trovare il “paese di Bengodi” con il solo utilizzo di risorse pubbliche e senza mettere mano al portafogli. E’ evidente, però, che sarà un bel passo in avanti rispetto ad un futuro senza speranze come si prospettava fino a poco tempo addietro.

Ma la vera novità, il vero inizio di primavera per i brindisini, arriva da un titolo di giornale e più specificatamente dal Sole 24 Ore, il più autorevole quotidiano economico della Penisola: “Tempi brevi per convertire la centrale di Brindisi”. Scopriamo, infatti, anche grazie alle parole di un personaggio autorevole del territorio come il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Lippolis, che l’Enel è pronta ad investire risorse a Brindisi. Già, perché se si parla di “convertire” la centrale e di utilizzo delle aree occupate dalla stessa è evidente che proprio l’Enel dovrà tirare fuori tante centinaia di milioni di euro per smontare una centrale tra le più grandi d’Europa, con annessi 14 chilometri di nastro trasportatore e due immensi parchi coperti per il carbone.

Tutto questo apparteneva al libro dei sogni fino a stamattina e invece la sorpresa. “Lo dice il giornale” (come si usava dire qualche decennio addietro) e soprattutto “lo dice il presidente di Confindustria” che, fino a prova contraria, è la più autorevole associazione di categoria degli industriali.

Adesso non resta che attendere per conoscere i dettagli di questa immensa operazione economica che comporterà altrettanto evidenti riflessi occupazionali. L’Enel, insomma, ci farà una bella e inaspettata sorpresa che Sole 24 Ore e Lippolis, forse senza volerlo, ci hanno svelato anzitempo.

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