Presentata la Stagione Teatrale 2023
Dodici spettacoli dall’8 gennaio al 6 maggio.
Massimiliano Gallo, Gaetano Colella,
Gianmarco Crò, Simone Gallo, Federico Nelli, Alessandro Nistri
Elena Bucci e Marco Sgrosso, Fabio Rubino, Maria Cassi e Leonardo Brizzi, Massimo Ghini e Paolo Ruffini, Francesco Iaia, Claudia Ligorio e
Mario Perrotta, vincitore del Premio Ubu 2022.
È stata presentata in conferenza stampa la Stagione Teatrale 2022/23 della Città di Ceglie organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Dodici appuntamenti con alcuni degli spettacoli più apprezzati della scena nazionale che vedranno protagonisti sul palco del Teatro Comunale artisti di fama nazionale come Massimiliano Gallo; Gaetano Colella; Gianmarco Crò, Simone Gallo, Federico Nelli, Alessandro Nistri; Elena Bucci e Marco Sgrosso; Fabio Rubino; Maria Cassi e Leonardo Brizzi; Massimo Ghini e Paolo Ruffini; Francesco Iaia, Claudia Ligorioe di nuovo Gianmarco Crò; e infine, Mario Perrotta, fresco vincitore del Premio Ubu 2022 per la categoria “Miglior nuovo testo italiano/ Scrittura drammaturgica (𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝗲 𝗼 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶) con “Dei figli”, e che porterà in scena a Ceglie Messapica un altro suo lavoro “S/Calvino o della libertà”.
“Ritorna con piacere la stagione teatrale a Ceglie Messapica – ha dichiarato Antonello Laveneziana, assessore alla Cultura del Comune -. Con il sindaco Angelo Palmisano e con tutta la giunta abbiamo voluto riproporre questo importante appuntamento culturale per la nostra comunità. Ci saranno 12 spettacoli per una stagione che è stata costruita in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e che ha coinvolto e coinvolge anche Armamaxa, che gestisce il nostro teatro. Ci saranno attori del territorio regionale e importanti nomi della scena nazionale”.
“Quella che vivremo a Ceglie Messapica è una stagione teatrale innovativa, unica nel suo genere con proposte che si potranno vedere solo qui che ci spingono a invitare anche chi non vive a Ceglie a venire nel nostro teatro e gustare questa stagione su cui l’amministrazione sta investendo molto – gli ha fatto eco il sindaco di Ceglie, Angelo Palmisano -. Si inizia a gennaio e si finisce a maggio, è costruita per piacere a tutti, allargando il pubblico teatrale anche fuori dalla nostra comunità, aprendosi a tutta la regione. Siamo sicuri che sarà un successo, e siamo orgogliosi di far parte della rete del Teatro Pubblico Pugliese”.
“La stagione di Ceglie Messapica a cui abbiamo lavorato in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale è ricca e variegata. – Spiega il direttore del Teatro Pubblico Pugliese, Sante Levante – Gli appuntamenti porteranno sul palco artisti importanti della scena locale e nazionale, tra cui il neo nominato premio Ubu Marco Perrotta. A loro il compito di condurre il pubblico per mano alla scoperta di storie, emozioni, con l’obiettivo di appassionarlo e proseguire insieme sul cammino di crescita già intrapreso“.
La stagione inizia domenica 8 gennaio con Massimiliano Gallo in “Stasera, Punto e a Capo!” con Pina Giarmanà e Shalana Santana, e l’ensemble Gianluca Mirra, Giuseppe di Colandrea, Davide Costagliola, Fabiana Sirigu diretto dal Maestro Mimmo Napolitano. “Stasera, Punto e a Capo... Si mette un punto per ricominciare. Cominciare da capo, riprendere, ma non per forza facendo un passo avanti. Si può ricominciare anche tornando un po’ più indietro. Azzerando, portando a zero, cancellando, annullando quello che di buono non si è fatto. Quello che buono non è.
Per il secondo appuntamento, il 21 gennaio Gaetano Colella porta in scena “Icaro caduto”, regia di Enrico Messina. Lo spettacolo racconta il complesso, delicato e meraviglioso rapporto che lega un padre a un figlio, meglio ancora: un figlio a un padre. In questa rappresentazione Colella immagina che Icaro abbia volontariamente cercato di far fallire il progetto del padre, avvicinandosi al sole per compiere un doppio intento: far fallire il progetto del padre ed esprimere finalmente se stesso. Come fanno i figli quando intendono con decisione far comprendere che è il momento di lasciarli andare.
Il 2 febbraio appuntamento con Gianmarco Crò, Simone Gallo, Federico Nelli e Alessandro Nistri in “Bastardi senza Oscar”. Lo spettacolo, per la regia di Simone Gallo,vedetre attori in scena interpretare tutti i film, le serie e le opere teatrali più importanti che fino ad ora erano solo un sogno, da Amleto fino al cinepanettone passando per la casa di Carta, il Padrino, Scarface, Gomorra, Mission impossible, Romanzo Criminale, La grande bellezza, Kill Bill, ER e molti altri titoli tra i più famosi e conosciuti dal pubblico. Uno spettacolo esilarante, a tratti surreale, con toni di suspence e demenzialità. Secondo appuntamento del mese, il 17 febbraio “Delirio a due”con Elena Bucci e Marco Sgrosso che firmano regia, interpretazione, scene e costumi.I protagonisti di questo travolgente scherzo teatrale di Eugène Ionesco non hanno un nome proprio, sono Lui e Lei, sono archetipi, incarnano meraviglie e orrori dell’essere due, contraddizioni e conforti dell’essere coppia e dell’essere soli. Hanno bisogno di mettere continuamente alla prova il loro legame e non trovano altra via per amarsi e sopravvivere che dare la colpa l’uno all’altro di ogni mistero della vita come il dolore, la morte, il tradimento.
La stagione prosegue a febbraio con un fuori abbonamento: il 21, 28 febbraio e 7 marzo al Teatro Comunale andrà in scena“Sul palco – Piccola rassegna di teatro da camera”.Gli spettatori, invece di accomodarsi in platea, sono invitati a ‘condividere’ il palco con l’attore, entrano dal retro, si siedono comodamente e respirano l’arte a sipario chiuso. L’attore è a due passi, ogni espressione, ogni batter di ciglio, ogni piccolo gesto non è perso da alcuna distanza. E in quel silenzio rispettoso e partecipato diventano essi stessi ‘attori’.
Si torna a teatro il 18 marzo conFabio Rubino che porta in scena “Lucifero” per la regia di Paolo Biribò. Lucifero – drammaturgia poetica, dai toni crudi e surreali – mette in scena la caduta dell’angelo, facendo di questa caduta e di questa icona estrema la metafora della nascita. Nascita come ferita irrisarcibile, risveglio improvviso nella precarietà del corpo e nel subbuglio dei bisogni, un incarnarsi mortale e inerme, abbandonato a sé e incessantemente desiderante. Il 24 marzosarà la volta di “Alé!”,opera buffa di e con Maria Cassi e Leonardo Brizzi. In questa sorta di piccolo “musical”, si scherza attraverso personaggi gag musicali tormentoni, tic umani e non, passando attraverso arrangiamenti musicali che vanno dal jazz alla musica classica e popolare.
Il 4 aprile Massimo Ghini e Paolo Ruffini saranno i protagonisti di “Quasi amici”, per la regia Alberto Ferrari.Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura del film, affascinante perché permette di dilatare, in drammaturgia teatrale, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio, non solo visivo, ma anche filmico. Emozioni che devono irrobustirsi però con parole e simboli precisi sul palcoscenico per poter rimandare tutti noi a un immaginario condiviso con il quale far dialogare il proprio. E partecipare.
E ancora, il 15 aprile toccherà al premio Ubu Mario Perrotta salire sul palco del Teatro Comunale di Ceglie Messapica con il suo “S/Calvino – O della libertà”.Libertà è una parola che segna con forza la nostra contemporaneità. Sulla trilogia “I nostri antenati”, nella prefazione dello stesso Calvino, si trova scritto: “una trilogia sul come realizzarsi esseri umani, tre gradi di approccio alla libertà”. È tutto lì, in quella frase. Un omaggio personalissimo di Mario Perrotta a un autore che ha saputo modellare la sua visione delle cose del mondo.
La stagione si chiude con la danza, il 6 maggio, con uno spettacolo fuori abbonamento. Sul palco del Teatro Comunale torna Gianmarco Crò, questa volta insieme a Francesco Iaia, e Claudia Ligorio con “Afferenza”, spettacolo vincitore del premio Gener/Azioni Danza del Festival Ethnos 2022. Dopo le recenti positive collaborazioni degli ultimi anni con il Festival della Valle D’itria, il giovane coreografo Nicola Simonetti firma questo spettacolo, un viaggio alla scoperta delle radici pronto a coinvolgere il pubblico. Un racconto sulla terra di Puglia che spazia tra passato e presente servendosi di musiche travolgenti, danze dinamiche e le calde voci degli attori.