CEGLIE MESSAPICA: IDENTIFICATO E DENUNCIATO L’INCENDIARIO DI CONTRADA BOTTARI       

 

CONCLUSE LE INDAGINI DEI CARABINIERI FORESTALI                   

CEGLIE MESSAPICA: IDENTIFICATO E DENUNCIATO

L’ INCENDIARIO DI CONTRADA BOTTARI

INDAGINI IN CORSO PER MASS. CUOCO E PER IL ROGO DEL 1° LUGLIO A OSTUNI

 

Dopo anni di relativa tranquillità per gli incendi boschivi, in questa prima parte della stagione estiva, gli episodi in provincia di Brindisi sono purtroppo già numerosi, complice la prolungata siccità, aggravata da giornate ventose e con alte temperature.

I Carabinieri Forestali della Stazione di Ceglie Messapica hanno concluso le indagini, individuando ed identificando l’ incendio sviluppatosi 2 giorni fa in contrada Bottari, nelle campagne cegliesi, che ha investito 8.500 metri quadri di terreno incolto e parte di un frutteto, risparmiando fortunatamente i boschi della zona.

Il piromane, che aveva dato fuoco in punti di innesco accertati nell’ incolto, è G.F., 46enne cegliese, che è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per il reato di incendio, ai sensi dell’ art. 423 del Codice Penale, per cui è prevista la pena della reclusione da 3 a 7 anni.

E’ questa la seconda denuncia per incendio, in pochi giorni, nelle contrade intorno a Ceglie, dopo quella del responsabile del rogo in località Pascarosa.

Intanto, sempre i Carabinieri Forestali della cittadina messapica sono all’ opera per individuare l’ autore dell’ incendio che ha interessato i boschi intorno a Masseria Cuoco, al confine con i comuni di Martina Franca e Villa Castelli, il 7 luglio scorso, per cui è stato necessario far intervenire i mezzi aerei per domare le fiamme.

I Carabinieri Forestali di Ostuni, invece, stanno raccogliendo ogni utile informazione ed evidenza per “stringere il cerchio” intorno al piromane che il 1° luglio scorso ha causato il vasto incendio sui Colli della “Città Bianca”, percorrendo circa 50 ettari fra macchia mediterranea e terreni arborati.

Le indagini sono state espressamente delegate ai Militari ostunesi dalla Procura della Repubblica di Brindisi.

 

 

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