Ancora un episodio di bracconaggio, e ancora nelle campagne di Carovigno. Dopo aver arrestato una persona, e denunciata un’ altra solo poche settimane fa, i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo (NIPAAF) di Brindisi hanno ritenuto di mantenere la zona sotto particolare osservazione, con servizi di controllo mirati, anche notturni.
E così, individuato anche questa volta il caratteristico verso del tordo riprodotto e diffuso da un apparecchio elettroacustico, hanno localizzato il congegno, e successivamente sorpreso il proprietario ed utilizzatore.
Questi è stato deferito alla Procura della repubblica di Brindisi per esercizio venatorio con mezzi non consentiti, reato punito dall’ art. 30 comma 1 lett. h) della Legge n. 157/1992 (norma nazionale sul prelievo della fauna selvatica omeoterma).
Inoltre sono stati sequestrati fucile, munizioni, selvaggina abbattuta e richiamo elettroacustico. Quest’ ultima, in caso di condanna, sarà soggetto a confisca.
In questo periodo, dalle caratteristiche climatiche più spiccatamente climatiche, si registra solitamente il passaggio dei tordi dalle campagne interne brindisine, tappezzate di uliveti, rifugio e fonte di cibo per questa specie di avifauna.
Pertanto, l’ attività venatoria si sposta solitamente dalla fascia litoranea verso quella interna (pianura e bassa collina) dove, però, non è infrequente constatare l’ uso di apparecchi non consentiti, come i richiami elettrici, che attirano dalle ore notturne stormi di uccelli, agevolando in misura determinante il loro abbattimento.
I Militari del Nucleo Investigativo, così come dei Nuclei Carabinieri Forestali di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni, coordinati dal Gruppo di Lecce-Brindisi, conoscono in modo approfondito il fenomeno, costituendo ormai l’ unica forza sul territorio a contrasto dell’ illegalità, e riescono quindi ad indirizzare i servizi di controllo in modo da ottenerne il massimo grado di efficacia.