CARO SINDACO, FORSE AL PRESIDENTE EMILIANO BISOGNAVA DIRE DUE TRE COSINE…

Cerimonia di prim’ordine stamattina in aeroporto a Brindisi per il sostanziale avvio dei lavori sulle piste dell’aeroporto del Salento finalizzati a modernizzare il sistema di decollo e di atterraggio, ma soprattutto a creare le condizioni per l’innalzamento del cono di atterraggio, per consentire l’ingresso nel porto di Brindisi di navi fino a 50 metri di altezza. Un fatto importante, soprattutto se si considera che verranno investiti circa 50 milioni di euro, ma soprattutto che sull’aeroporto la città di Brindisi basa i propri programmi di sviluppo. Uno sviluppo “differente” rispetto al passato, con un ruolo fondamentale per il turismo. Il sindaco Riccardo Rossi lo dice in ogni occasione pubblica ed ovviamente i cittadini di Brindisi non possono che condividere queste sua affermazioni.

Tuttavia, la giornata odierna era una buona occasione per incalzare il presidente della Regione Emiliano su alcune cose che stanno molto a cuore ai brindisini. Il nostro sindaco era seduto proprio accanto a lui.

C’era da chiedere al governatore della Puglia con che faccia si presenta a Brindisi in aeroporto quando il suo assessore Borraccino ( e in passato lo stesso Emiliano) continua ad insistere sull’apertura a voli civili dell’aeroporto di Grottaglie. Il che – come provato anche da ciò che è accaduto in altre regioni ed in altre parti del mondo – metterebbe a repentaglio la tenuta del sistema aeroportuale pugliese, rendendolo antieconomico e quindi difficilmente gestibile. Ci abbiamo impiegato decenni per creare le condizioni ideali affinché diventassero compatibili e complementari gli aeroporti di Bari e di Brindisi. Un terzo scalo destinato ai passeggeri, invece, appesantirebbe la gestione a fronte di un volume di traffico che è consolidato e quindi difficilmente ampliabile in maniera significativa.

E visto che c’era, forse Rossi avrebbe dovuto ricordare ad Emiliano di smetterla con questa ripetuta mancanza di rispetto nei confronti dei brindisini quando afferma pubblicamente che non c’è altra soluzione per la TAP rispetto all’approdo spostato a Brindisi. Quel tubo i brindisini non lo vogliono. Lo hanno detto a chiare lettere ovunque, anche nelle orecchie dei presidenti del consiglio che si sono succeduti e un presidente di regione non può permettersi di ignorare la volontà di tanta gente, soprattutto se l’unico scopo è quello di ingraziarsi le popolazioni del basso Salento.

Ed infine, una battutina andava fatta anche sulla vicenda A2A. Sono trascorsi tanti mesi, ma ancora non riusciamo a darci una spiegazione circa la presenza del responsabile degli impianti e del ciclo dei rifiuti in Puglia Grandagliano al fianco dei dirigenti di A2A quando vennero a trovare l’ex sindaca Angela Carluccio per convincerla sulla bontà dell’investimento: un impianto per il trattamento dei rifiuti a 800 metri dal centro abitato di Brindisi, nella vecchia centrale Brindisi Nord.

Anche su questo i brindisini hanno detto chiaramente “no”.

In ogni caso, il sindaco Rossi farà in tempo. Ci si avvicina alla scadenza elettorale regionale e quindi adesso Emiliano tornerà spesso a Brindisi, dopo tante assenze ingiustificate. Una rinfrescatina alla memoria del governatore non farebbe male. Ne siamo certi.

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