La nota del Movimento 5 Stelle:
In queste ore è trapelata la notizia sulle nuove tariffe dei parcheggi, ove fosse vero per questa amministrazione , che si era detta pronta a governare, si rinnovano ancora una volta tutti i limiti di chi improvvisa giorno per giorno la propria azione. L’ultima perla pare essere l’aumento folle sia delle tariffe giornaliere che degli abbonamenti per i parcheggi. È sicuramente frustrante vedere un aumento così significativo delle tariffe che avrà un impatto negativo sulle persone che dipendono dai parcheggi per lavoro o altre necessità quotidiane, oltre a rappresentare un costo aggiuntivo per le famiglie. Sarebbe utile esaminare le ragioni dietro questo aumento, ma non ci pare che questa scellerata scelta possa realmente salvare la grave situazione della Multiservizi il cui piano industriale, presentato di recente, è già fallito, come dimostra questa soluzione diversa da quella prospettata appena un mese e mezzo fa. I cittadini di Brindisi già pagano una tariffa TARI elevata, ricevendone un servizio a volte discutibile, inoltre la nostra addizionale comunale ha già raggiunto i valori massimi consentiti dalla legge. Questa amministrazione ha voluto chiudersi a riccio senza cercare la collaborazione di una opposizione che vorrebbe agire per il bene di questa città ma che purtroppo viene bloccata da un furore ideologico inspiegabile quando si arriva di fronte ad un punto di criticità come questo.
Ecco la nota di Giuseppe Zippo:
Il piano relativo all’aumento delle tariffe dei parcheggi in città e dei relativi pass ed abbonamenti se confermato così come prospettato risulterà essere l’ennesimo colpo di grazia alla già martoriata economia della città. Residenti, lavoratori, consumatori ed imprenditori non c’è categoria che non si troverà ad affrontare costi insostenibili con inevitabili ripercussioni negative sulla tenuta delle attività, sui bilanci famigliari e sui flussi commerciali specie nel centro della città. Aumenti frutto di scelte politiche che, anziché puntare all’innovazione e all’ottimizzazione della spesa, eliminando sprechi e rendite di posizione, mirano all’accaparramento di risorse che inevitabilmente vanno ad alimentare, da ormai troppi anni, buchi in bilancio non più sostenibili. Più volte sono stati chiesti investimenti per azzerare la parte burocratica nei rinnovi pass ed abbonamenti così come l’adozione di moderne tecnologie per la rilevazione della sosta a pagamento. Aumentare il costo dei pass residenti da 70 a 300 euro (500 per la seconda auto) e delle tariffe orarie per la sosta sulle strisce blu in centro da 1€/h a 1,30 €/h , e da 0,50 €/h a 1 €/h in periferia è quanto di più deleterio si possa decidere oggi in danno dei cittadini, già gravati da diversi milioni di euro di sanzioni per violazione del codice della strada anche per la mancanza di aree di sosta disponibili e sostenibili economicamente. Più che piano industriale si dovrebbe parlare di operazione contabile ad opera dell’amministrazione comunale sulle spalle dei contribuenti nonostante, è bene ricordarlo, sul capitolo BMS siano impegnati ogni anno svariati milioni euro per la gestione corrente, per attività paradossalmente a volte affidate a terzi o per ripianare i debiti.
Ecco la nota di Diego Rachiero (Attiva Brindisi):
COMUNICATO STAMPA
Come accaduto per il piano di riequilibrio, anche il piano industriale 2024 – 2026 della
BRINDISI MULTISERVIZI passa per le tasche dei cittadini brindisini.
Dopo l’aumento dell’addizionale IRPEF, questa mattina abbiamo avuto modo di
apprendere che l’Amministrazione ha rimodulato il piano urbano della sosta con aumenti
spropositati dei costi di abbonamenti (che salgono ad €.500,00 annui per i full e ad €.300,00
annui per i light con fascia oraria 8:00 – 14:00), pass residenti (che volano a €.300,00, pari
ad oltre il quadruplo del costo attuale) e delle tariffe orarie (che raddoppiano in periferia e
aumentano di un terzo in centro).
A ciò si aggiungano: l’estensione ai corsi della zona rossa, l’eliminazione della pausa sosta
a pagamento dalle 14:00 alle 16:00, l’eliminazione delle agevolazioni per auto elettriche ed
ibride, eliminazione delle agevolazioni per le strutture alberghiere.
L’indiscutibile necessità di far quadrare i conti dell’Amministrazione prima e della BMS
oggi non può richiedere solo e soltanto sacrifici ai cittadini, per i quali il parcheggio rischia
di diventare un costo insostenibile.
L’impatto di tali misure sui bilanci familiari sarà ovviamente significativo, ma altrettanto
gravi potrebbero essere le conseguenze su commercio, ristorazione e strutture ricettive.
Si auspica che l’Amministrazione – anche alla luce delle già accese reazioni della
popolazione – possa ritornare sulle proprie scelte e ricercare quelle “misure innovative”
annunciate in Consiglio Comunale in relazione al Piano Industriale BMS ed al piano
urbano della sosta.
In mancanza appare doveroso quanto meno rimodulare gli incrementi dei costi di
abbonamenti e pass e delle tariffe orarie in misura estremamente più graduale e più
razionale.
Ecco la nota di Confesercenti:
Anche se al momento è solo un’ipotesi, che però ha ottenuto il nulla osta dalla commissione comunale apposita, sta creando ampia discussione la circostanza che prevederebbe un aumento dei costi del parcheggio auto negli stalli di colore blu e nella zona rossa, nel centro e in periferia, sia per i residenti, ma anche per i lavoratori e i commercianti. E a tal proposito, Confesercenti, senza creare particolari allarmi, vuole tutelare i propri associati e la propria categoria.
“Detto che tale proposta – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo – inserita nel nuovo piano industriale della Multiservizi, la società in house del Comune di Brindisi che cura la gestione dei parcheggi a pagamento, dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, e che non spetta a Confesercenti entrare nelle scelte politiche e di bilancio dell’attuale Amministrazione comunale, va però rimarcato il fatto che se l’intento è prevedere più introiti alla Multiservizi, suggeriamo di intervenire su altri contesti, meno penalizzanti per i cittadini, ma più indicati per una miglior fruizione della città e delle bellezze artistiche e storiche, come la manutenzione del verde, dei marciapiedi, degli alloggi comunali, il controllo contro l’abbandono delle deiezioni canne e altre utili attività per nostra vita sociale. Il commercio nel centro urbano è già penalizzato fortemente e questi forti e forse eccessivi aumenti creerebbero ulteriori difficoltà. Tra l’altro nei centri commerciali periferici i parcheggi auto sono gratuiti e hanno per questo maggiore attrattività. Inoltre, aumentare gli abbonamenti per lavoratori del settore commercio favorirà ancor di più la desertificazione del centro”.