Si è concluso con il sequestro di un chilogrammo di marijuana uno dei tanti servizi finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati concernenti il traffico e l’uso di sostanze stupefacenti messo in atto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi. Teatro del controllo, il capolinea degli autobus che collegano il capoluogo con le province della Sicilia.
Ci è voluta tutta l’esperienza dei militari per scorgere, tra le decine di viaggiatori che si accingevano a prendere posto sui torpedoni, un uomo che, a differenza degli altri, è giunto sul posto solo negli ultimi minuti antecedenti la partenza della corsa notturna.
Solo il particolare acume investigativo di uno dei Carabinieri in borghese, non a caso quello coi capelli più bianchi, schiariti da migliaia di ore di osservazione e pedinamenti, per capire che la fretta dell’uomo, che trascinava un grosso trolley di colore nero, non era solo riconducibile al ritardo con cui aveva raggiunto l’area antistante il cimitero di viale Arno.
Arben Fasko, 25 anni, questo il nome del cittadino albanese sottoposto a controllo, ha continuato a manifestare evidenti segni di nervosismo anche quando è stato sottoposto al controllo di routine dei documenti e, ostentando una sicurezza pari a quella di chi era stato appena colto con le mani nella marmellata, aveva appoggiato tra le mani dei Carabinieri il passaporto rilasciatogli dal Paese di provenienza. E’ stato al termine del controllo del suo bagaglio che, però, si è avuto modo di dare forma e sostanza alla irrequietezza, alla tensione e alla fretta che hanno tradito l’albanese. La forma, quella tipica di un involucro, in cellophane nero assicurato da nastro da imballaggio, come quelli con cui sono da sempre confezionati quintali di “Maria” proveniente proprio dal Paese delle Aquile. Come quelli che solo all’inizio del mese sono stati sequestrati, ancora dai Carabinieri, in una villetta appena fuori la città e come quelli che, nelle settimane precedenti, sono stati sequestrati sulle spiagge della provincia in più occasioni.
Il controllo si è esteso quindi anche agli accompagnatori dell’uomo, che – privo di qualsivoglia documento che ne attestasse la residenza in Italia – ha dichiarato abitare in un piccolo Comune del basso Salento. L’identità dei due, un uomo ed una donna, C.C., 28 anni, con piccoli precedenti di polizia, e L.C., di 35, hanno reso necessari ulteriori accertamenti, che comunque hanno dato esito negativo, perché entrambi riconducibili ad una vecchia conoscenza delle Forze di Polizia, nota anche per reati concernenti le sostanze stupefacenti.
La loro posizione, nel frattempo, è stata rimessa al vaglio della Procura della Repubblica, alla quale sono stati denunciati entrambi, in stato di libertà, per concorso nella detenzione ai fini di spaccio. La droga, invece, in attesa degli esami peritali che saranno disposti dall’Autorità Giudiziaria, è stata sequestrata, mentre Arben FASKO, al termine delle formalità di rito, è stato associato nella notte alla casa circondariale di via Appia, ove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale avrà modo di fornire al Giudice le proprie spiegazioni in ordine alla detenzione della marijuana.