Incontri separati per affrontare i problemi occupazionali riferiti al cambio appalti all’interno del Petrolchimico. Domani, in Prefettura, incontro tra sindacati confederali e aziende interessate alle ore 18, mentre lo stesso incontro si svolgerà alle ore 19 con i sindacati autonomi.
I Cobas, sull’argomento, hanno dissuo la nota che vi proponiamo:
Il Sindacato Cobas è stato convocato per una riunione domani pomeriggio 20 Marzo alle ore 19,00 dal Signor Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, alla presenza di Confindustria Brindisi, Versalis ed Enipower,Api, nuove aziende che hanno vinto l’appalto di manutenzione al Petrolchimico, per discutere della difficile situazione che si è venuta a creare con la incerta assunzione di tutto il personale impiegato nell’appalto da parte delle ditte Leucci, Tecnogal, Cimi.
La proposta Cobas che avevamo esposto al Prefetto un mese , rafforzata dal rifiuto di assumere tutto il personale impiegato nel Petrolchimico e dei livelli salariali , la sottoporremo nel corso della riunione di domani ad Eni ed a Versalis ;la proposta è quella di revocare la assegnazione alle ditte da fuori e di assegnarlo invece ad un consorzio di ditte brindisine a prezzo di mercato, per non cadere nel baratro delle gare al ribasso come questa.
Sanno tutti che le aziende di manutenzione pur di continuare a vivere ed in attesa di tempi migliori prendono appalti al ribasso.
Da decenni ormai le grandi aziende prendono per il collo gli imprenditori che riversano sui lavoratori gli aspetti negativi dei ribassi, in termini di salario e sicurezza.
Il Cobas ha evidenziato nel corso di queste settimane inoltre le preoccupazioni occupazionali relative soprattutto per l’indotto nelle officine esterne .
La perdita di questo appalto provocherà sicuramente la chiusura d queste storiche aziende perché non avranno più attività, vista la situazione generale di chiusura di diverse grandi attività industriali a Brindisi.
Qualcuno ci ha detto che le committenti di questo appalto in altre regioni , come la Basilicata, hanno stipulato accordi di salvaguardia delle ditte e delle maestranze locali.
Tutto questo non è mai successo dalle nostre parti anche per colpa di qualcuno, perché non iniziare adesso visto i grandi disastri che appaiono all’orizzonte?
Il Cobas è da sempre impegnato su questi temi, come nel caso della decarbonizzazione di Cerano, ed invitiamo tutti i lavoratori ed i cittadini ad una rivolta di carattere sociale per costruire un nuovo futuro per il nostro territorio. Altrimenti saremo destinati a chiudere le chiavi di questa città come ultimi cittadini.