Vismara, Valenti, Gorzelewski, Sirri, Di Modugno, Malaccari (73’ Maltese), Cancelli, Opoola, Dammacco (58’ Ceesay), D’Anna (77’ Felleca), Santoro (58’ Diouf). È questa la formazione biancazzurra che, quarantatré anni dopo l’ultima volta, espugna lo stadio Puttilli e fa esplodere di gioia la città. Termina 1-4 il derby tra Brindisi e Barletta, valido per la ventottesima giornata del campionato di Serie D, girone H: è la partita perfetta quella giocata dagli uomini allenati da mister Danucci, protagonisti di una vera e propria impresa che permette di sfatare un enorme tabù e di dare continuità ai risultati maturati nelle ultime giornate. Sono sedici i punti conquistati nelle ultime sei gare (su diciotto disponibili), frutto di sei vittorie e un pareggio che valgono un ruolino di marcia da promozione: pomeriggio da sogno per il Brindisi che, alla mezz’ora del primo tempo, si trovava già in vantaggio per due reti a zero grazie a Santoro e a D’Anna, abili a gonfiare la rete al termine di straordinarie azioni imbastite dalla destra. È proprio quella la corsia decisiva per le sorti del match, lato in cui gli ospiti sono riusciti a sfondare più volte con Opoola e Dammacco (entrambi tra i migliori in campo) mettendo in difficoltà i biancorossi. Nella ripresa, nonostante i cambi di mister Farina e l’ingresso in campo di Di Piazza per un offensivo 4-2-4, il Brindisi rimane lucido e trova la terza rete al settantesimo con il neo entrato Diouf, servito perfettamente da Opoola. Sullo 0-3 il Barletta accorcia con un gran gol di Scaringella, ma pochi minuti più tardi Ceesay insacca all’angolino basso sugli sviluppi di un calcio d’angolo e mette la parola fine all’incontro. Al fischio finale può partire la festa della squadra biancazzurra, protagonista di una grande impresa: i decibel, come documentato dai social, si alzano anche negli spogliatoi dove il Brindisi esulta per un grande risultato che permette di continuare a sognare in vista del rush finale. Il rotondo 1-4 vale tre punti fondamentali che vanno a mettere pressione a Cavese e Nardò, impegnate domenica in casa rispettivamente contro Lavello e Gravina.
Antonio Solazzo
(foto di Andrea Baldassarre)