Gli equilibri della “politica” sono sempre più fragili e le conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti. L’esempio più eclatante giunge da Brindisi, dove la sindaca Angela Carluccio è stata sfiduciata da diciassette consiglieri comunali che hanno presentato le dimissioni. Nel suo caso, la maggioranza di “moderati” aveva cominciato a perdere i primi pezzi proprio all’indomani della sua elezione, undici mesi fa.
L’altro giorno, invece, è stata la volta del sindaco di Carovigno Carmine Brandi che ha rassegnato le dimissioni dopo che otto sui dieci consiglieri della sua maggioranza (tutti fittiani vicini al senatore Zizza) avevano posto una serie di paletti che il primo cittadino ha ritenuto inaccettabili.
Stamattina, infine, è stata la volta del sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, a seguito delle crepe manifestatesi nel centro destra (anche in questo caso sono coinvolti i fittiani). Coppola ha capito che non c’erano le condizioni per approvare il bilancio consuntivo 2016 e quindi ha deciso di andar via. Coppola e Brandi avranno venti giorni per ripensarci. Diversamente, nella primavera del prossimo anno si andrà al voto anche a Carovigno e ad Ostuni, oltre che nel capoluogo.
