Ecco la nota di Brindisi Bene Comune:
Sottoscriviamo ogni parola, ogni singolo concetto, tutte le virgole e la punteggiatura delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Riccardo Rossi nell’intervista pubblicata nell’odierna edizione de Il Quotidiano.
Dichiarazioni che hanno sortito (come sempre) lo stesso effetto della pioggia con le lumache: è venuto fuori l’esercito del “subappalto” con i suoi ventriloqui, le marionette e chi ancora non si arrende all’idea che certi meccanismi sono stati interrotti per sempre.
L’immobilismo di cui parlano presidente e direttore di confindustria è evidentemente quello a cui sono costretti gli apparati legati a certe logiche che hanno tenuto in piedi parte dell’economia brindisina incapace di avere visioni diverse e che inevitabilmente è rimasta al palo con l’esaurirsi della stagione del carbone.
A nulla sono valsi i reiterati inviti dell’amministrazione e del Sindaco, rivolti a confindustria, per l’organizzazione di tavoli di confronto sui temi legati ad un modello di sviluppo diverso e non più rinviabile che passa inevitabilmente anche dall’industria (che a Brindisi, vale la pena ricordarlo ai signori di confindustria ed al loro esercito del subappalto, non è solo quella dell’energia, del carbone e dei mega impianti) ma che è anche legato agli sforzi che si stanno profondendo sul Cis, sulla rigenerazione, sulla ricerca e sull’innovazione con i progetti per la Cittadella e la Zes, insomma su una visione globale e complessiva che non può e non deve essere lo sguardo miope del passato.
Dov’era confindustria mentre esplodeva la vertenza Leucci con i lavoratori abbandonati al loro destino dagli affari di una dirigenza d’azienda che pure Marcucci e Guarini conoscono bene.
100 lavoratori e le loro famiglie anche meritano attenzioni e occasioni di sviluppo.
Dov’era confindustria sulle questioni legati alla decarbonizzazione e allo sviluppo di un’economia diversa e sostenibile?
Dov’era confindustria quando sui tavoli istituzionali si aprivano possibilità sui procedimenti Aia per i filtri dei camini Enel che pure rappresentano investimenti e quindi possibilità di sviluppo per il territorio?
E’ invece su questi temi si latita e si è silenti mentre non si perde occasione per sbottare e dimenarsi per difendere vecchie posizioni.
E questo vale anche per alcuni rappresentanti della politica.
Può stare tranquillo il consigliere del PRI, Gabriele Antonino, al sindaco, alla sua amministrazione ed a tutte le forze di maggioranza gli obiettivi da traguardare sono chiarissimi, nonostante le difficoltà ereditate dalle scriteriate gestioni politiche del passato che pure sono state condannate addirittura per i danni d’immagine procurati alla città.
Si mettano l’anima in pace i soldati dell’esercito del subappalto veicolato dai rapporti con la politica, per Brindisi è tracciata una strada nuova mentre la vostra è un vicolo cieco nel quale vi siete infilati da soli e che non rappresenta alcun interesse per Brindisi e per i suoi cittadini.
Noi vogliamo un rapporto finalmente chiaro con le grandi aziende basato su impegni certi, investimenti, rispetto delle regole e tutela del territorio senza scambi sotto traccia.
Brindisi Bene Comune