BRINDISI: ROSSI NON SENTE RAGIONE E SOSPENDE I MERCATI SETTIMANALI
Nel quadro delle cosiddette misure eccezionali volte a contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ha pensato bene di inserire la sospensione dei mercati settimanali nel rione S. Elia e della frazione di Tuturano, consumando l’ennesimo attacco gratuito alla categoria degli operatori del commercio su area pubblica già penalizzati, socialmente ed economicamente, dalla corrente fase pandemica.
“Nonostante le nostre richieste pressanti e l’appello del Prefetto di Brindisi a tutti i sindaci del territorio, a voler considerare il dialogo con i sindacati atto sostanziale e non formale – sottolineano Pietro Berrettini, segretario generale Felsa Cisl territoriale e Giovanni Castellano Coordinatore Fivag Cisl Taranto Brindisi – il sindaco Rossi ha deliberato prescindendo da tutto e da tutti, forte del mandato conferito ai sindaci dal Dpcm di decidere eventuali, ulteriori misure anti-assembramento.”
Probabilmente, aggiungono i due segretari Cisl “Rossi finge di non sapere che tanto il Dpcm, quanto gli ultimi provvedimenti del Governo Conte riferiti all’ennesimo scostamento di Bilancio, hanno previsto ristori alle cosiddette Partite Iva le cui attività, però, ricadono nelle zone caratterizzate come rosse, non già in quelle arancioni come è la Puglia, né in quelle gialle, dunque ha ritenuto assai comodo ignorare gli appelli ed adottare la soluzione più semplicistica e per quanto ci riguarda inaccettabile.”
La Cisl Taranto Brindisi è stata “in prima linea fin dall’inizio della pandemia – annotano Berrettini e Castellano “nel raccomandare piena consapevolezza sui diversificati rischi di contagio, non solo ai propri associati di tutti i settori produttivi che ne hanno colto il senso e ed assunto impegno ma anche ai cittadini più in generale, mentre la scelta del Sindaco Rossi di scaricare responsabilità sbagliate su una categoria di lavoratori già penalizzata, anche a Brindisi e non solo nel lungo tempo del lockdown, si configura come decisione unilaterale, semplicistica e da azzerare prima possibile.”
Certo “sarebbe stato più impegnativo per il primo cittadino dare risposte, che sono in capo all’Amministrazione, riguardanti sia le misure anti-assembramento che la garanzia della salute e della sicurezza dei cittadini che si recano ai mercati settimanali, senza tacere sull’impegno in presenza da assicurare con un numero sufficiente di uomini e donne della Polizia municipale, né sulla lotta senza tregua all’abusivismo commerciale che penalizza tutti gli operatori che pagano le tasse comunali per l’occupazione del suolo pubblico, fino all’ultimo euro.”
Felsa e Fivag Cisl, insieme con altre organizzazioni sindacali, avevano avanzato ulteriori proposte, rimaste inascoltate, come quella di far svolgere il mercato solo agli operatori aventi diritto, di impegnare la Protezione Civile nell’opera di controllo anti-assembramento in aggiunta a quella di steward messi a disposizione dei commercianti, nelle ore di mercato.
Rossi, invece“ha evitato di assumere decisioni condivise con il sindacato sospendendo i mercati settimanali – concludono Berrettini e Castellano – ma privando i brindisini di un’offerta commerciale assai ampia ed a prezzi calmierati e mettendo a durissima prova la resilienza di centinaia di operatori del commercio, insieme con quella delle rispettive famiglie.”