Saranno i giudici del Consiglio di Stato a pronunciarsi sulla validità della gara indetta dal Comune di Brindisi per l’affidamento biennale del servizio di raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani. A presentare ricorso è stata la società cooperativa Ciclat che si è classificata al sesto posto della stessa gara che ha visto vincitrice la società Teorema, grazie soprattutto ad un ribasso di oltre 1.270.000 euro rispetto alla somma stabilita nel capitolato d’appalto.
I legali della Ciclat chiedono – come già fatto ai giudici del Tar di Lecce – l’annullamento degli atti di gara in quanto sarebbe in discussione la stessa legittimità degli atti prodotti. Inoltre, le società partecipanti non sarebbero state poste nelle condizioni ideali per poter formulare un’offerta tecnico-economica competitiva e concorrenziale, tenuto conto anche dell’antieconomicità e dell’incongruità delle previsioni di gara. Da qui la richiesta di una riedizione della gara, con l’obiettivo di consentire a tutte le società partecipanti di acquisire prima tutte le informazioni necessarie alla formulazione di una offerta. E poi esiste il problema gravissimo del costo del personale che nel bando di gara sarebbe stato volutamente sottostimato, con conseguenze che inevitabilmente andranno a ripercuotersi sull’efficacia del servizio prestato dalla ditta aggiudicataria dell’appalto. Il tutto, anche in considerazione degli aumenti determinati dal rinnovo del contratto collettivo di lavoro e che sono stati inspiegabilmente ignorati in sede di redazione del bando. Esiste, poi, l’indennità “Brindisi” riconosciuta ai dipendenti della cosiddetta platea storica ed anche in questo caso è stata ignorata, quasi a voler trasferire il problema a chi avrebbe poi vinto la gara.
E sarà da chiarire in ogni sede, poi, la differenza tra le 223 unità lavorative indicate nel bando e le 230 effettivamente impiegate tuttora per l’effettuazione del servizio.
Ed eccezioni sono state mosse dal ricorrente anche in riferimento agli importi previsti per la campagna di comunicazione.
Insomma, per queste ed altre motivazioni la società Ciclat invoca l’intervento dei giudici del Consiglio di Stato, ovviamente in tempi utili ad evitare che l’aggiudicazione alla prima classificata si traduca nell’effettivo avvio del servizio da parte della società Teorema.