Grazie alla squisita ospitalità di don Rocco Ivone, la Chiesa del Cristo , in via Cortine a Brindisi, è da qualche anno teatro della “Lectura Dantis”. Appuntamento mensile con un canto della Divina Commedia, presentato generalmente da docenti , studiosi, appassionati del capolavoro dantesco. Un’iniziativa promossa sul territorio da anni da quella che è, per storia e per vocazione, l’associazione nazionale più votata alla diffusione della lingua di Dante nel mondo, la Dante Alighieri. La sezione brindisina dell’Associazione, presieduta dalla professoressa Teresa Nacci, sta scommettendo sui giovani. E allora ti capita di ascoltare un commento critico filologico, pur se il canto dantesco sia letto attraverso la filigrana della passione dei liceali. Stasera è stata la volta del sesto dell’Inferno, del quale si sono analizzate le tematiche politiche, le implicazioni morali, i rimandi alla filosofia aristotelica. Col tono della letteratura sapienziale con Dante e Ciacco ci si è chiesti se bastano due giusti in una comunità perché essa si salvi, perché essa conosca una vera palingenesi dopo tanta corruzione e violenza e l’interrogativo allora lo si è letto e recepito in tutta la sua attualità. Preparati dalla professoressa Katia Toraldo, gli allievi del classico “Marzolla” Emanuela Facecchia, Myriam Fornaro Rucco, Daniele Panna, Christian Mariano della III B hanno tenuto il commento critico, mentre l’alunna Miriam Cascione della V F dello scientifico “Fermi – Monticelli” ha letto il canto dantesco. I tre intermezzi musicali “Preludio” di Bach, “Capricho Arabe” di Tarrega e “Asturias Leyenda” di Albeniz, chitarra classica, sono stati eseguiti da Aldo Gargaro , II C del Marzolla. Appuntamento al settimo canto dell’Inferno al prossimo anno scolastico!
Nelle foto gli alunni del Marzolla che hanno tenuto il commento critico, Miriam Cascione che ha letto il canto, Aldo Gargaro che ha eseguito i brani musicali.