“Dopo 25 anni di lavoro continuativo presso la Cittadella Della Ricerca di Brindisi, ritrovarsi a oltre 60 anni senza alcuna prospettiva e soprattutto senza reddito, è la condanna peggiore che uno Stato assente possa infliggere”. È il duro commento del consigliere del M5S Gianluca Bozzetti vicepresidente della VI Commissione Lavoro in merito a quanto accaduto alla Cittadella della Ricerca di Mesagne, per la quale la Provincia di Brindisi ha disposto la cessazione del servizio di vigilanza affidato alla Servizi Integrati. Una decisione che ha portato al licenziamento dei quattro lavoratori addetti al servizio di guardiania “Famiglie monoreddito, – denuncia il consigliere pentastellato – vittime delle cattive amministrazioni tutte targate PD sia a livello nazionale che provinciale e regionale. Nonostante i numerosi tavoli tecnici in cui sono stati coinvolti la Regione, le istituzioni locali, l’università e i sindacati, è trascorso oltre un anno senza essere riusciti ad arrivare ad alcun risultato concreto. Che le casse della Provincia siano vuote è ormai cosa nota – continua Bozzetti – così come sono note le difficoltà dell’ente a far quadrare i conti anche a causa dei continui tagli statali. Ma in un frangente tanto triste economicamente, non possiamo dimenticare i cosiddetti “premi di produzione” che comunque l’ente Provincia ha percepito nell’anno appena trascorso. Premialità legittime ma probabilmente eticamente discutibili anche alla luce dei licenziamenti paventati e che oggi sono divenuti tragica realtà”
Per rilanciare le attività della Cittadella della Ricerca, Bozzetti torna a chiedere che uno dei tre nuovi corsi universitari tra Dams, Manager del Turismo e Viticoltura ed Enologia, promossi dall’università del Salento abbia come sede la città di Brindisi. “Solo qualche mese fa sembrava ci fosse l’intenzione, da parte della Regione Puglia, di acquisire il complesso della Cittadella per alleggerire l’ente Provincia di strutture che ormai non è più in grado di sostenere. Ad oggi tutto tace, caduto in un dimenticatoio istituzionale dal quale l’intera provincia di Brindisi non riesce ad uscire. Per questo chiediamo all’Assessore regionale Leo di tornare a parlare di temi come la Cittadella, la ricerca, l’istruzione, l’università e il lavoro. Brindisi – conclude – purtroppo non è più nelle condizioni di poter aspettare”.