Brindisi è una città in cui la “parola” e gli impegni evidentemente contano poco. Nel momento in cui si verificano delle crisi aziendali in molti annunciano di voler verificare “ogni possibile soluzione occupazionale”. Addirittura, anni fa si firmò un regolare protocollo di intesa per ridare una occupazione agli ex dipendenti Evc e Dow Chemical. Documento puntualmente disatteso ed oggi chi è rimasto a terra non ha più neanche la mobilità. L’ex sindaco Consales provò a smuovere le acque: convocò organizzazioni sindacali e datoriali, ma trovò un muro da abbattere. Qualcuno tra i sindacalisti affermò che ” i disoccupati erano tanti” e che, pertanto, non si potevano privilegiare alcuni rispetto ad altri. L’unica azienda che rispose all’appello fu la Sanofi, sia pure per un periodo limitato di tempo. Per il resto, silenzio assoluto. Nessuno è mai riuscito a spiegare, inoltre, come mai negli anni nel Petrolchimico sono state effettuiate tante assunzioni senza far ricorso all’elenco dei disoccupati ex Dow ed ex Evc. Anche in questo caso, silenzio da parte di tutti, pure da parte di chi dovrebbe tutelare i lavoratori.
Oggi ci sarebbe stata un’altra opportunità grazie all’apertura del nuovo centro commerciale Brin Park. Sarebbe stata necessaria una azione forte da parte degli enti locali per indurre le nove aziende a verificare la possibilità di servirsi di questo personale. E invece niente. Neanche una parola (fatta salva qualche inutile dichiarazione generica). E quindi “altro giro, altra corsa” per tutti questi nostri concittadini. Compreso gli ex del Mercatone Uno: lavoratori con esperienza specifica nel settore della grande distribuzione e che avrebbero potuto competere con chiunque grazie alla loro esperienza. Niente, neanche un colloquio. Ancora una volta nel silenzio generale…