Anche quest’anno, come è già accaduto altre volte in passato, il recapito degli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti sta maturando un notevole ritardo.
Infatti, a distanza di soli 2 giorni dalla data del 16 settembre annunciata dall’amministrazione comunale per il pagamento della prima rata, moltissimi cittadini di Brindisi non hanno ancora ricevuto gli avvisi di pagamento, con i relativi bollettini.
Molti temono le eventuali conseguenze sanzionatorie o i fastidi che possano derivare dal presunto ritardato pagamento della prima rata, per responsabilità che non puo’ certamente essere a loro attribuita.
In termini più espliciti temono che questa situazione possa portare all’applicazione indiscriminata della sanzione per ritardato pagamento e al pagamento dei relativi i interessi, che costituirebbero una ingiustizia e li costringerebbe ad un fastidioso contenzioso, del quale non ne sentono assolutamente il bisogno, perché vogliono pagare il giusto, ( anche se questo risulta problematico in questa città) secondo le regole e senza problemi.
Anche perchè di problemi ne hanno già molti a causa di una tassazione esagerata.
Il Sindaco, pensando di risolvere il problema, ha inviato in data odierna una comunicazione con la quale avvisa la cittadinanza, che per le rate scadute della ta.ri. al momento della consegna degli avvisi, non saranno applicate nè le sanzioni, nè gli interessi.
Una comunicazione che sembra accrescere il livello di incertezza sulla data di effettiva cosegna dell’avvisio e su quella del pagamento della ta.ri. .
Intanto è evidente che il riferimento del sindaco alle rate scadute e non solo alla prima rata scaduta, evidenza l’assoluta incertezza sulla data di effettiva spedizione e consegna degli avvisi di pagamento della ta.ri., che potrebbe avvenire dopo la scadenza della prima, della seconda, della terza, della quarta, ma anche poco prima dell’ultima.
Ovvero a Ottobre, Novembre, Dicembre o giu di lì. Si brancola nel buio.
Ma poi, al momento in cui il cittadino riceve l’avviso di pagamento , quanto tempo ha per pagare la rata o le rate scadute senza avere problemi? Un giorno, una settimana, dieci giorni o un altro termine?
Ma come fa l’amministrazione ad avere l’ assoluta certezza della data di ricevimento da parte del contribuente dell’avviso ta.ri., a cui fare riferimento per l’eventuale applicazioni di sanzioni e interessi?
Vengono spediti per raccomandata? O con altro sistema che dia quella certezza?
Tenendo sempre presente che molti cittadini non hanno molta dimesticazza con le moderne tecnologie.
Non è meno complicato e più chiaro fissare da oggi, indipendentemente dalla spedizione e ricezione degli avvisi di pagamento, alla data ultima rata, ovvero al 31 gennaio 2025, il termine per pagamento di tutte le rate della ta.ri., senza incorrere in sanzioni o interessi?
Sarebbe anche un segnale di attenzione e di vicinanza alla cittadinanza, già avvilita da pesanti carichi tributari e da una situazione economica non certamente favorevole.
Vincenzo Albano