I giudici della sesta sezione della Corte di Cassazione hanno accolto la tesi formulata (nel ricorso) dall’avvocato Livio Di Noi, legale dell’ex amministratore della Brindisi Multiservizi, dott. Teodoro Contardi. Il che si è tradotto in un annullamento della sentenza di condanna con cui la Corte di appello aveva comminato una pena di un anno e otto mesi di reclusione nei confronti di Contardi.
La vicenda risale agli anni dal 2010 al 2013 e secondo l’accusa Contardi avrebbe pagato circa 180 multe per violazione al codice della strada attingendo i fondi dalle casse della BMS. Si parla di una cifra complessiva inferiore agli 8.000 euro ed a beneficiarne erano stati personaggi politici, così come pure imprenditori, giornalisti e dipendenti pubblici., Da qui le accuse di abuso d’ufficio e di peculato che Contardi ha sempre respinto, parlando di un numero deciasamente più ridotto di multe e per giunta tutte contestabili per le modalità con cui erano state formulate.
I giudici di primo grado lo avevano condannato a due anni di reclusione. Pena ridotta a un anno e 8 mesi in secondo grado. Il tutto, fino alla decisione della Cassazione di annullare il verdetto dell’appello. Adesso la vicenda torna proprio ai giudici di appello che dovranno dar vita ad un nuovo processo.