Non è passato neanche un anno dall’apertura del Brin Park ma il tutto sembra ancora una cattedrale nel deserto. Infatti, se da un lato i negozi all’interno dello spazio commerciale hanno avviato le loro attività a pieno ritmo, basta mettere il naso fuori per rendersi conto di come la zona sia tutt’altro che accogliente e decorosa. Solo qualche giorno fa sull’asfalto nei pressi della rotatoria costruita in prossimità del parco commerciale, è comparsa una buca che rappresenta un pericolo per le auto perchè situata proprio sulla curva. La stessa rotatoria versa in uno stato pietoso, nessun albero piantato, ma solo erba e cartacce, per non parlare del cordolo distrutto da un’auto e dal palo della luce abbattuto dalla stessa auto, rimosso ma mai rimpiazzato. E ancora, lo spartitraffico mai realizzato ma sostituito in maniera approssimativa, dal new jersey. Mancherebbe anche la bretella di collegamento tra via Arturo Tosi e lo stesso parco commerciale, della quale si parlava all’inizio e di cui esiste solo un cumulo di brecciolino sul quale stanno crescendo rigogliose tante piantine. Tutto lo spazio circostante è sporco ed occupato solo da cumuli di terra nella quale ogni tanto, prova a farsi spazio timidamente un embrione di albero. Lo stesso dicasi per i marciapiedi di Via Caduti di Via Fani che costeggiano l’interno parco. Sono dissestati e pericolosi oltre che inaccessibili a passeggini e sedie a rotelle. Ah, a proposito, non esiste traccia di attraversamenti pedonali e scivoli per disabili. Insomma si è pensato a costruire in tempi da record una mega struttura tralasciando il resto considerandolo forse dettaglio…peccato che si tratti di dettagli che mettono a rischio l’incolumità di automobilisti e pedoni e restituiscono un’immagine decadente a chi arriva in città proprio dall’ingresso del rione S Elia…