“Ballata per la Katër i Radës”, al Teatro Sociale uno spettacolo sul naufragio della nave di immigrati albanesi

“Ballata per la Katër i Radës”, al Teatro Sociale uno spettacolo sul naufragio della nave di immigrati albanesi

Domenica 12 gennaio (ore 21.00) in scena la tragedia del canale d’Otranto che diede tragicamente il via alla storia recente del Mediterraneo

FASANO – Il 28 marzo del 1997, l’imbarcazione albanese Katër i Radës, con a bordo circa 120 persone di origine albanese, affondò al largo della costa di Otranto. L’imbarcazione entrò in collisione con la corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. Morirono 81 persone, i dispersi furono 27, solo 34 i superstiti. Una tragedia che al giorno d’oggi viene ricordata come “la tragedia del Venerdì Santo” (o del Canale d’Otranto).

Da questa storia, a noi vicina sia dal punto di vista temporale che geografico, nasce “Ballata per la Katër i Radës”, di Giorgia Salicandro con la regia di Tonio De Nitto, in scena al Teatro Sociale di Fasano domenica 12 gennaio alle 21.00.

L’evento rientra nella nuova rassegna al Teatro Sociale di Fasano, sostenuta dal Comune di Fasano – Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano, con Puglia Culture, e la collaborazione artistica e organizzativa di Katharà e nasce dall’esigenza di dare giusto riconoscimento e valore all’individualità di una storia che ha tutto «il diritto di essere raccontata».

Un toccante concerto a due voci nel quale la poetica connessione tra cronaca e mito, biografie e storie collettive, ha la capacità nel medesimo tempo di farsi storia e commovente monito accorato, perché queste tragedie non debbano più ripetersi.

La sinossi dello spettacolo
Le storie di due “bambini del 1997” si rincorrono e si intrecciano nelle voci di Elvis e Lindita, partiti dal Sud dell’Albania per mettersi in salvo dall’impazzimento di un Paese in preda alla guerra civile e dal rapido precipitare degli eventi. Elvis e Lindita, bambini del ’97, sono tra i protagonisti delle cronache giornalistiche della tragedia della Katër i Radës le cui tracce reali si intersecano all’opera di invenzione. Attraverso l’incastro tra cronache e leggende, biografie e storie collettive, le vicende dei passeggeri della Katër i Radës vengono riportate alla luce e al contempo trascese: gocce nel mare dell’eterno cammino dell’umanità, nella necessità di un approdo sulla terraferma, in salvo dal “mostro”.

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