È immorale quanto sta accadendo in questi giorni al dh (day hospital) oncologico del Camberlingo di Francavilla Fontana, così come puntualmente descritto in un recente articolo pubblicato da Brindisi Report. Pazienti oncologici bisognosi di cure specifiche e soprattutto di assistenza adeguata (anche psicologica) vengono sballottati da un piano ad un altro con motivazioni assai discutibili tanto sotto il profilo formale che sostanziale.
Parliamo di centinaia di pazienti “sensibili” i quali da oltre un decennio vengono curati ed assistiti nel reparto specifico del 5^ piano, fino a poco tempo fa organizzato e gestito in modo ineccepibile dalla dott.ssa Annamaria Miccianza, e che ora si vedono trasferiti in strutture non idonee e, ancor peggio, privati del loro riferimento abituale ed affettivo.
E allora quando la politica entra a gamba tesa nella sanità tanto da far insorgere i pazienti di quel reparto oramai bistrattato, forse è il caso di fermarsi un attimo ed autoregolamentarsi prima che sia troppo tardi. A maggior ragione se, per attribuirsi una legittimazione inesistente, ci si spinge rovinosamente a delegittimare l’onorata carriera di un medico che con passione e dedizione ha creato il dh oncologico di Francavilla Fontana, facendolo diventare il fiore all’occhiello di tutto il distretto poiché accoglie pazienti anche di paesi limitrofi.
Eppure è stato lo stesso dott. Pasqualone a conferire alla dott.ssa Miccianza, con Delibera n. 1935 del 29.10.2018 tuttora in vigore, l’incarico di Alta Specializzazione “Day Service oncologici ed ematologici”, proprio sulla scorta degli indiscutibili requisiti dalla stessa posseduti. Così come è stato proprio il dir. gen. a ringraziare formalmente i componenti del CORO della ASL BR (di cui fa parte la dott.ssa Miccianza) per la qualificata assistenza che offrono ai pazienti più deboli.
A questo punto chiediamo con fermezza il ripristino delle regole e del buon senso e ci auguriamo che venga ripristinato un servizio tanto necessario quanto sensibilmente strategico.
Chiediamo, unitamente a tutti i pazienti di quel reparto, che venga resa giustizia alla dott.ssa Miccianza e le venga riconsegnato il ruolo guadagnato sul campo e corredato di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente. In mancanza di un positivo riscontro siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi opportune per il ripristino della legalità e la tutela di centinaia di pazienti infuriati e delusi da questa gestione irresponsabile.
Consigliere comunale e provinciale della Lega Adriana Balestra
Coordinatore provinciale della Lega Sen. Vittorio Zizza