“La cosiddetta buona scuola del governo Renzi prevede, in base alla riforma, l’alternanza scuola lavoro. Ma in cosa consiste questa esperienza formativa? È stato reso noto che il Ministero degli interni ha siglato un contratto con McDonalds, la multinazionale del cibo spazzatura, a cui ci apprestiamo a consegnare lo sfruttamento di 10.000 studenti italiani da utilizzare come pedine di mercato con cui garantirsi pubblicità e manodopera a costo zero” scrive il responsabile di Azione Studentesca Brinsisi, Jacopo Sticchi in una nota.
“Alla base di questo provvedimento c’è la volontà di Renzi e dei suoi padroni di renderci atomi di consumo privi di identità al servizio della peggiore globalizzazione e del suo mercato, atomi che sappiano soltanto eseguire come macchine robotiche tra sé omologate, che vanno ad alimentare il capitalismo che conosce solo il valore dei fatturati. Del resto il capitalismo ha sempre sempre rifiutato menti autonome dotate di identità e di coscienza critica.
In tutto ciò non ci rendiamo conto che In Italia abbiamo migliaia di piccole imprese in crisi, eccellenze del nostro artigianato ed aziende che rappresentano l’orgoglio delle tradizioni territoriali, con le quali sarebbe stato più produttivo intavolare un percorso formativo. Le aziende infatti avrebbero potuto trarre un giovamento economico da questa collaborazione dando più impulso alle attività produttive, e al tempo stesso gli studenti avrebbero fatto una reale esperienza toccando con mano i sacrifici e le difficoltà che i nostri padri hanno incontrato per dare una continuità alle tradizioni territoriali. Noi non abbiamo nulla che ci accomuni al McDonald, che non appartiene alla nostra cultura e in quanto identitari ci auguriamo che mai possa sostituirsi alle nostre tradizioni. Per questo motivo non contribuiremo mai ad alimentare il sistema finanziario della globalizzazione che, attraverso lo sfruttamento, tutela esclusivamente gli interessi di una ristretta oligarchia, quella delle multinazionali e del capitalismo a discapito del mercato e dell’economia nazionale.
Nel frattempo, avendo appreso l’ufficialità, cogliamo l’occasione di esprimere soddisfazione per gli studenti del Ferraris che finalmente possono tornare tra i banchi di scuola. Ci auguriamo che si possa già trovare una soluzione per i mesi che vanno da Gennaio fino al termine dell’anno scolastico. Complimenti alla Preside, che ha dimostrato di avere tenacia, conducendo una battaglia non priva di sacrifici per garantire ai suoi studenti il diritto inalienabile dello studio”.