Ci hanno pensato i giudici del Consiglio di Stato a fare chiarezza sulla vicenda legata all’assegnazione della gara biennale per il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi. Con apposita sentenza, infatti, il massimo grado di giudizio amministrativo ha accolto il ricorso presentato dalla società Teknoservice che nella gara si era classificata al secondo posto dopo Teorema. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, il quale ha riformato la sentenza del Tar, la società che ha vinto non aveva i presupposti per ricevere l’aggiudicazione della gara.
Adesso l’Amministrazione Comunale si trova di fronte ad una bella gatta da pelare. Potrebbe disporre, a poco meno di un anno dalla scadenza del contratto biennale, il subentro di Teknoservice rispetto ad AVR (ex Teorema). In alternativa, dovrebbe lasciare AVR al suo posto e riconoscere un guadagno di impresa per la gara biennale a Teknoservice. Stiamo parlando di milioni di euro che per un Comune in predissesto come Brindisi rappresentano una cifra non abbordabile. Quindi è proprio il caso di dire che ci si fa male se ci si muove in qualsiasi direzione.
Nel frattempo, AVR continua a collezionare multe per inadempienze contrattuali che vanno ad aggiungersi alle tante lacune denunciate da più parti da ottobre dello scorso anno. Da quando, cioè, fu disposto (da assessore e dirigente dell’epoca) inspiegabilmente il subentro in tutta fretta rispetto al precedente gestore, cioè Ecotecnica.
Insomma, una vicenda intricata che proprio il primo cittadino dovrà tentare di chiarire, partendo dalla individuazione del o dei responsabili (all’interno della macchina comunale) di quanto accaduto.