In occasione dell’interessante e molto partecipato meeting per il riconoscimento di “Attività
Storica”, tenutosi nella giornata di lunedì 15 aprile presso il Comune di Ostuni, la Confesercenti
Provinciale di Brindisi ha posto all’attenzione dei partecipanti e degli esercenti di negozi di vicinato
che sono poi i potenziali gestori di “attività storiche”, l’importanza che riveste tale marchio
identificativo, testimone di storicità, tradizioni, cultura e attenzione certosina al proprio territorio e alla
propria identità. Un veicolo determinante affinché si dia slancio ma anche continuità all’immagine e
alla serietà della propria attività, segno di genuinità, affidabilità e correttezza operativa a 360°, e di
conseguenza al territorio in generale.
Ecco perché è fondamentale approcciarsi a questa opportunità che la Confesercenti Provinciale
di Brindisi continua a promuovere nei vari comuni del territorio. Si invitano coloro che possiedono i
requisiti a richiedere l’iscrizione nell’ Elenco Regionale delle Attività Storiche della Regione Puglia,
istituito con la Legge Regionale n. 30/2021. Tutelare le attività di vicinato costituisce un passo
fondamentale per valorizzare gli aspetti storici di un determinato territorio. E tra i requisiti, il fatto di
avere alle spalle trenta anni di attività, requisito minimo previsto dalla Legge per poter inoltrare
l’istanza di riconoscimento, è già di per sé garanzia dell’unicità e della qualità dell’insostituibile
servizio offerto dalle imprese che abitano le nostre città e i nostri borghi.
All’incontro erano presenti l’Assessore alle Attività Produttive, nonché Presidente del Distretto
Urbano del Commercio “Città Bianca”, dott.ssa Laura Greco, il Presidente Provinciale di
Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo, e la dott.ssa Monia Carlucci, componente del CAT
Confesercenti di Brindisi, Centro di Assistenza Tecnica autorizzato dalla Regione Puglia ad offrire
supporto gratuito agli operatori interessati, possessori dei requisiti richiesti, per l’inoltro delle istanze
di riconoscimento all’Ente regionale.