La UIL FPL BRINDISI, sull’assistenza domiciliare integrata, (servizio sanitario basato sul partenariato tra pubblico/privato e precisamente tra la ASL di Brindisi e un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da una cooperativa sociale ONLUS) ha sempre denunciato le condizioni di lavoro degli operatori di questo servizio (Medici, Infermieri, Fisioterapisti, OSS, Assistenti Sociali, ecc.), che svolgono un ruolo professionale in un servizio a gestione sperimentale di un progetto pilota dell’ ospedalizzazione a domicilio. Questo servizio, permette agli utenti di tutta la provincia di ricevere direttamente a casa, le cure previste per un ricovero ospedaliero, secondo i piani assistenziali forniti dalla ASL attraverso gli uffici PUA (Porta Unica d’Accesso). La vertenza della UIL FPL Brindisi nasce dalle condizioni di lavoro degli operatori, sottoposti a turni massacranti a causa di un contratto collettivo nazionale inappropriato, che viola i loro diritti per l’attività svolta, con ad esempio, turni continuativi di 15 giorni senza riposo e 51 ore settimanali rispetto alle 38 ore previste dal CCNL applicato UNEBA CASE DI Cura. I lavoratori e la scrivente chiedono il rispetto delle 36 ore settimanali full time indicate nel capitolato d’appalto, a differenza di quanto praticato finora dall’azienda, con accordi firmati da altre organizzazioni sindacali ribellandosi a gran voce da ciò che ne risulta, ossia un trattamento da sfruttamento a tutti gli effetti. In secondo luogo, ma non meno importante, la scrivente chiede anche che i bilanci, (dato il partenariato pubblico-privato) , siano pubblici, cosa ad oggi non ancora accaduta. Si evidenzia ancora “la stranezza” riscontrata, nella presenza di un rappresentante legale della cooperativa,( con decine di appalti e responsabile di commessa del servizio ADI sanitario ASL/BR) , che risulta essere un dipendente con un contratto di 24 ore settimanali di cui ci piacerebbe conoscere il trattamento economico. Si sollevano dubbi sulla figura di un Coordinatore Responsabile del Servizio, non prevista nei documenti pre e post gara, nonché sulla legittimità di alcune assunzioni di provenienza politica pagati con fondi pubblici. Si è denunciato e si denuncia, la mancanza di trasparenza e la possibile gestione inappropriata di queste risorse pubbliche, motivo per cui si è chiesto un controllo sulla documentazione inviata e sulle assunzioni effettuate; ma non basta, sono state rilevate anomalie nella gestione del personale e delle figure professionali coinvolte nel servizio, alcune delle quali non iscritte all’ordine professionale di riferimento o addirittura inserite in ruoli non previsti dalle linee guida regionali. La Uil Fpl Brindisi denuncia lo spreco e un indebito arricchimento della parte privata; denuncia che potrebbe portare a risvolti differenti per rendere la giusta dignità a questi lavoratori e mettere fine a quanto sopra esposto motivo per cui annunciamo fin da subito che dalla prossima settimana si avvierà un sit in permanente all’ingresso della sede della ASL di Brindisi in Via Napoli 8, auspicando che quanto sopra sia preso in considerazione per un corretto ripristino delle risorse pubbliche, per un corretto trattamento delle figure professionali, nonché per le inaccettabili “anomalie” evidenziate dalla scrivente sul servizio in oggetto. La Uil Fpl Brindisi chiede con urgenza che la Asl di Brindisi intervenga immediatamente come previsto da contratto, vigilando sull’utilizzo delle risorse, specificando che se questo non accadrà sarà diretta responsabile in caso di eventuali denunce.
Il Segretario Generale
UIL FPL BRINDISI