Ecco la nota della UILM:
Si è tenuta come da programma l’assemblea tra i lavoratori DCM e DAR (ex GSE) il titolo cita “INSOLITA” perché non è stato concesso ai lavoratori della Dcm di poter entrare in fabbrica, la stessa fabbrica o meglio lo stesso stabile che per un ventennio ha ospitato la vita lavorativa delle 225 maestranze e per cui grazie alla determinazione degli uomini e donne UILM tutti ci dovranno rientrare.
Increduli i dipendenti di entrambe le aziende (Dcm/Dar) nel dover fare un’assemblea in mezzo alla strada senza avere da parte di DAR la possibilità o l’ospitalità di poter esercitare un diritto sancito dal contratto e dallo statuto dei lavoratori in fabbrica, unico luogo deputato a tal esercizio.
Le spiegazioni ricevute da DAR sono state; che per ragioni di sicurezza i dipendenti Dcm non potevano entrare nello stabilimento DAR nonostante facessimo notare al capo del personale che non più tardi di 20 giorni fa l’azienda convocava un assemblea nello stabilimento per la presentazione del quadro aziendale con annesso rinfresco a cui parteciparono TUTTI i dipendenti Dcm/Dar e anche personale esterno, non pensando in quella circostanza alla “sicurezza”.
La Uilm di Brindisi convocava l’assemblea per riportare le spiegazioni dalla curatela, dato che tutti i dipendenti (DAR/DCM nonché ex GSE) non hanno percepito lo stipendio di GENNAIO e la CIGS di GENNAIO oltre che tutti gli emolumenti maturati.
Come nostra abitudine anche se non gradita, dato il luogo insolito, abbiamo lo stesso fatto l’assemblea per dare le risposte alle tante domande dei dipendenti che vivono ancora ed ancora, disagi e preoccupazioni data l’impossibilità economica di potersi occupare delle proprie famiglie.
Nonostante l’imbarazzo, le difficoltà e un principio di umiliazione a non potersi sentire parte integrante del progetto DRaGO i colleghi della Dcm hanno, con la solita dignità di sempre, ascoltato le informazioni dell’assemblea e hanno potuto abbracciare gli amici e colleghi attualmente in DAR.
Brindisi. 07/03/2018
Segreteria UILM Brindisi