La prima impressione che si riceve dopo aver letto il bando di gara per l’affidamento all’esterno di quattro asili nido comunali di Brindisi è che l’Amministrazione Comunale si sia voluta “sbolognare” questo settore per risparmiare i soldi fino ad oggi destinati proprio ai bimbi di questa città.
L’avviso pubblico, così come sottolineato anche dal Comitato misto paritetico regionale, non tiene in alcun modo presenti le esigenze delle famiglie, visto che si fa riferimento ad una retta di 550 euro mensili. Ed è inutile il ricorso ai voucher di conciliazione, visto che si tratta di uno strumento di supporto alle famiglie e non di un contributo al pagamento della retta.
A ciò si aggiunge la grave mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori degli asili nido, visto che la gara al ribasso creerà le condizioni perché nei confronti del personale vengano applicate condizioni contrattuali inaccettabili.
Tutto questo (esternalizzazione) – si badi bene – avviene a Brindisi, mentre nel resto del Paese si studia come aumentare i servizi pubblici al cittadino, con una gestione diretta da parte degli enti, a tutela delle famiglie e dei lavoratori.
Ecco perché è più che legittima la richiesta di annullare o rivedere il bando. Se ne occupi direttamente il sindaco, rispondendo alle sollecitazioni di tanti cittadini.
