Uno dei più inquietanti segni di inciviltà e di mancato rispetto della persona è senza dubbio quello di privarla dei propri diritti. E’ ciò che sta accadendo a Brindisi con la cooperativa “Gialla” a cui il Comune di Brindisi ha affidato la gestione diretta dei quattro asili nido comunali.
In sostanza, a questi lavoratori – che peraltro vantano anzianità di servizio e grande professionalità – non sono stati pagati né gli stipendi di dicembre e men che meno le tredicesime. Un fatto gravissimo che mette in luce ancora una volta lo stato di precarietà in cui l’ente locale tiene questi operatori, scaricati sistematicamente – nel corso degli anni – alla cooperativa di turno, con i problemi che ormai sono diventati frequenti e che riguardano il mancato riconoscimento, nei tempi concordati, degli emolumenti previsti.
Ed è ancora più grave il fatto che tra questi dipendenti figurano molti monoreddito con famiglia a carico.
E dire che, a quanto risulta, la stessa cooperativa Gialla in altre città dove gestisce strutture comunali ha pagato regolarmente stipendi e tredicesime e quindi appare davvero incomprensibile ciò che sta accadendo a Brindisi. Il tutto, in aggiunta ad un fatto che meriterebbe ulteriori approfondimenti. A quanto pare, infatti, il ritardo nel pagamento non riguarderebbe i tre operatori che hanno accettato di diventare soci della stessa cooperativa.
Una differenza di trattamento che francamente appare incomprensibile ed inaccettabile.
Da domani, pertanto, parte la protesta che andrà avanti fino al 29 dicembre e nel frattempo è stato chiesto un incontro al sindaco Marchionna ed all’assessore al ramo. Ma è a tutta la politica che questi lavoratori chiedono di intervenire, decidendo una volta per tutte la internalizzazione dei servizi, a tutela del personale e della stessa qualità delle prestazioni erogate.