L’on. Roberto Speranza ha incontrato a Brindisi. presso la sede di Art 1 in via De Flagilla, i rappresentanti dei comitati promotori del movimento dei democratici e progressisti. L’on. Speranza ha fatto il punto sulle iniziative del movimento e sulle prospettive politiche e organizzative dopo la manifestazione di Insieme di sabato scorso a Roma. Nella discussione l’on. Speranza ha affermato che: “Si sta lavorando per unire le anime che hanno in testa un progetto alternativo al PD. Siamo entrati in una fase politica e sociale che richiede maggiore coraggio e radicalita’ per molto tempo la sinistra di fronte ai grandi sconvolgimenti della globalizzazione e alle diseguaglianze è apparsa e in alcuni momenti anche diventata senza parole. C’è bisogno di una nuova agenda progressista e radicale nei contenuti per recuperare rapporti sociali e ridiventare utile all’Italia e all’Europa. Se si fa così si può unire un campo largo di opinione pubblica e costruire un nuovo fronte progressista il più ampio possibile”. Speranza ha poi risposto ad alcuni interventi sui rapporti con il pd: ” non credo si possa più stare con un piede in due staffe. Noi, assieme ad altre forze di sinistra e progressiste, ai cattolici democratici,agli ambientalisti, vogliamo costruire un progetto alternativo alle politiche di questi anni. Chi oggi è nel pd e vuole ancora farne parte deve scegliere: o con Insieme e il movimento unitario che si sta costruendo con Pisapia o con Renzi. Oggi il pd è il partito di Renzi che ha vinto il congresso su una linea sua ed è un dato incontestabile. Per cui è una linea politica legittima ma in continuità con le politiche governative di questi anni. Il pd è diventato un partito moderato e neocentrista.” Secondo Speranza , il paese ha bisogno di discontinuità, di una lotta contro le diseguaglianze, una riforma del lavoro che allarghi e tuteli i diritti e la dignità del lavoro, una revisione della riforma della scuola, soldi per investimenti pubblici, una riforma fiscale che ripristini la progressività ( chi più ha più deve dare ). Sono politiche alternative a quelle sostenute e ancora riproposte dal Partito di Renzi.
Infine l’on.Speranza ha concluso che non ci sono più margini per stare nel pd e sostenere le nostre stesse politiche e poi essere anche ridicolizzati dallo stesso Renzi, come è successo nell’ultima direzione del Pd.
Oggi è importante discutere nel merito di quello che si vuole fare e con chi stare. Per questo non si deve partire dalle persone o dai destini individuali, dalle sigle, ma dalla politica, da contenuti radicali per costruire una alternativa unitaria, ampia e convincente come quella che Art 1 sta impostando dentro la prospettiva politica e economica e sociale definita il primo luglio a roma da Bersani e Pisapia.
Nei prossimi giorni proprio su questa impostazione sarà sottoposta alla discussione, che partirà dal basso, una chiara agenda di contenuti e di proposte per un nuovo governo del paese e che avrà al centro il lavoro, il sud, un’idea di Europa sociale, il fisco, l’ambiente e un programma di investimenti pubblici.