ARMI: NEI PRIMI 5 MESI DEL 2019 CONTROLLI A TAPPETO NEL BRINDISINO. UN ARRESTO E 49 SEQUESTRI

Provincia di Brindisi. Nei primi 5 mesi del 2019, nell’ambito dei controlli a tappeto effettuati ai possessori di armi legalmente detenute, sia per difesa personale, sia per uso sportivo e caccia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno arrestato 1 persona, deferito in stato di libertà 41, sequestrato 49 armi e 798 munizioni, controllato 1.290 detentori di armi legalmente detenute.

L’aumento dei delitti commessi in ambito domestico con le armi da fuoco, ancorché legalmente detenute, nonché i furti di esse, spesso custodite senza adottare le necessarie cautele finalizzate a impedirne l’impossessamento, ovvero l’incauto maneggio da parte di soggetti che non sono in possesso dei necessari requisiti soggettivi, impone tutta una serie di verifiche affinché non si ripetano incresciosi gravi episodi che hanno caratterizzato recentemente la cronaca nazionale, turbando la coscienza collettiva. Gli interventi dei Carabinieri nello specifico settore mirano a scongiurare i potenziali imprevedibili pericoli che possono determinarsi con le armi. Questo è il motivo fondamentale per il quale il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, avvalendosi delle Stazioni dipendenti capillarmente presenti nel territorio, ha avviato il controllo di tutti i soggetti in possesso di armi, per la verifica della corretta detenzione e custodia in ossequio alla normativa vigente.

Le verifiche vengono esperite in ottemperanza all’articolo 38 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che recita “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”. La norma prevede altresì che “l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”. Appare opportuno sottolineare e rammentare ai cittadini che la denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. È importante anche ribadire l’obbligo che incombe a coloro che ereditano armi e munizioni regolarmente denunciate dai congiunti defunti che devono formalizzare la denuncia di detenzione presso gli uffici della Stazione Carabinieri competente per territorio e nell’atto devono indicare la località e l’indirizzo dove le armi e il munizionamento verranno detenuti. Il detentore delle armi e delle munizioni deve anche assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza, al fine di scongiurarne il furto ad opera di malintenzionati e l’incauto maneggio da parte di persone non abilitate. L’obbligo della corretta custodia si considera adempiuto, allorché, concretamente si adottano tutta una serie di cautele, quindi occorre assumere tutti quegli accorgimenti che porrebbe in essere una persona di normale prudenza.

Il successivo articolo 39 del T.U.P.L.S. stabilisce che il Prefetto della provincia ha la facoltà di vietare la detenzione di armi e munizioni alle persone ritenute capaci di abusarne. Pertanto l’attività informativa e successivamente di verifica da parte dell’Arma dei Carabinieri mira anche all’acquisizione di tutta una serie di elementi utili al fine di porre l’Autorità Amministrativa preposta nelle migliori condizioni decisorie.

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