Le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno scritto una nota che annuncia lo stato di agitazione delle maestranze impegnate nell’appalto dell’Acquedotto Pugliese a causa del mancato rispetto del verbale di accordo firmato in data 26 giugno 2018 in sede sindacale per la regolarizzazione delle retribuzioni.
“A seguito del mancato rispetto del verbale di accordo firmato in data 26 giugno 2018 in sede sindacale (regolarizzazione delle retribuzioni) le segreterie dei sindacati Feneal Uil, Filca Cisle e Fillea Cgil, in uno con le maestranze impegnate nell’appalto dell’Acquedotto Pugliese dichiarano lo stato di agitazione a partire da giovedì 26 luglio. Tale decisione scaturisce dai continui ritardi dei pagamenti delle retribuzioni da parte della società Edilsole srl di Milano, che sta creando notevoli disagi ai lavoratori e alle rispettive famiglie. La suddetta impresa fa parte della società cooperativa cons. coop. di Forlì, vincitrice della gara di appalto dell’Aqp-ambito 14. Della vertenza in atto sono stati informati dalle scriventi organizzazioni sindacali di categoria il prefetto di Brindisi, l’Acquedotto Pugliese nella sua qualità di committente e le aziende interessate. Con il presente comunicato le scriventi si prefiggono di evitare disagi che potrebbero verificarsi nei confronti della cittadinanza a partire dal giorno 26 luglio prossimo.
Chiediamo alle Autorità territoriali e regionali di intervenire con urgenza nei confronti della committente: Acquedotto Pugliese, affinché vengano risolti i problemi che affliggono le maestranze impegnate nell’ambito-14″.