Strada ancora in salita per l’effettivo passaggio di consegne tra vecchio e nuovo gestore del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi. A qualche settimana di distanza dalla comunicazione degli esiti della gara d’appalto europea svolta dal Comune, lo sbarco a Brindisi di uomini e mezzi della società Teorema – classificatasi al primo posto – appare ancora lontano. I primi problemi li ha provocati proprio la Teorema che ha comunicato al Comune di non essere pronta a subentrare all’attuale gestore (Ecotecnica) a partire dall’1 agosto, chiedendo una proroga al primo ottobre.
Adesso, però, dopo aver chiuso i conti con il ricorso presentato da una delle partecipanti alla gara, i giudici del Tribunale amministrativo regionale di Lecce dovranno valutare il contenuto del ricorso presentato dalla società Teknoservice, classificatasi al secondo posto nella gara brindisina, immediatamente alle spalle della ditta Teorema.
Nel ricorso si chiede l’eventuale concessione di misure cautelari e l’annullamento di tutti gli atti della procedura di affidamento dell’appalto, compreso il bando di gara. Il tutto, in aggiunta alla richiesta di annullamento anche del contratto eventualmente stipulato con la ditta prima classificata.
Tra gli elementi sottolineati ai giudici amministrativi vi è il ribasso più che quadruplo proposto dalla Teorema rispetto alle altre aziende concorrenti.
Secondo la ricorrente, poi, la Teorema non possiederebbe i requisiti di partecipazione all’appalto: né i requisiti di capacità economica e finanziaria, né quelli di capacità tecnica.
E poi spazio anche a problemi di carattere giudiziario che coinvolgerebbero due esponenti della ditta aggiudicataria, con citazioni molto ben dettagliate nell’ambito del ricorso in riferimento ai reati per i quali sono stati coinvolti in inchieste penali. Vicende, peraltro, che non sarebbero state comunicate – come prevede la legge – alla stazione appaltante per le valutazioni del caso.
Tutto questo, in aggiunta alle mancate comunicazioni riguardanti penali milionarie subite da Avr (che ha concesso l’avvalimento a Teorema) da parte di stazioni appaltanti.
E poi ci sarebbero carenze anche nell’offerta riguardante la fornitura di materiali di consumo nel corso dello svolgimento del servizio (sacchetti, mastelli, ecc…).
E non è tutto. Teorema, infatti, avrebbe proposto di effettuare un servizio chiaramente carente, visto che si vorrebbero impiegare per tutta la città solo due mezzi lava strade.
Insomma, i giudici del Tar di Lecce avranno un bel da fare prima di pronunciarsi su un ricorso che appare ben dettagliato e soprattutto ben supportato da documentazione.
Mimmo Consales