Ancora polemiche per le dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, riguardo lo svolgimento di Feste Patronali e Sagre per l’estate 2020. Questa volta, il duro attacco al Governatore della Puglia, proviene dal Presidente di Associazione Sampietrana APS e Valorizzazione del Patrimonio, Pierluigi Galati, che afferma “Non c’è nessuno nell’Amministrazione Regionale che conosce tutte le reali problematiche di alcune attività che vengono svolte in questi eventi, di conseguenza non possono permettersi di parlare di una ripresa, come dice Emiliano, con l’invenzione di nuove tecnologie e tecniche”. E’ una visione scellerata e priva di buon senso, continua Galati, non è tollerabile che tali parole provengano da chi dovrebbe salvaguardare l’incolumità dei Pugliesi. Per Emiliano però, a quanto pare, il Coronavirus non è più un problema che può fermare l’identità e le tradizioni della Puglia, quindi, il via agli inevitabili assembramenti che incentivano il contagio da Covid19. Galati chiede il passo indietro di Emiliano rispetto alle dichiarazioni rilasciate, siamo tutti rammaricati per dover rinunciare momentaneamente alle nostre tradizioni, ma essendo la causa, di forza maggiore, non possiamo fare altro che posticipare al 2021, sovvenzionando con aiuti economici tutti coloro che non eserciteranno nell’estate corrente con sussidi e prolungamento dell’indennità NASPI fino ad Aprile 2021. I Pugliesi e tutti gli Italiani pagano le tasse regolarmente, ma adesso i cittadini hanno bisogno dell’aiuto dello Stato e delle Regioni con un sostegno economico per le categorie maggiormente a rischio di contagio, nel rispetto dell’Art.38 e l’Art.3 della Costituzione Italiana, che ad oggi risultano violati a tutti gli effetti “in questi quattro mesi non eravamo persone, dice il Presidente Galati, siamo stati considerati numeri, matricole e qualifiche, e oggi volete riportarci a lavoro facendoci rischiare la vita per le tradizioni e il PIL, parlo per i lavoratori dello spettacolo delle bande musicali da giro, continua Galati, non eravamo tradizione quanto è stato negato il sussidio di disoccupazione ASPI ai lavoratori dello spettacolo? Non eravamo tradizione quando è stato dimezzato il sussidio di disoccupazione con la NASPI? Dove eravate? E’ incredibile quanto sia meschina la valorizzazione dei lavoratori che mantengono vive le tradizioni solo nei momenti in cui fa comodo, ed è altrettanto frustrante che ad occuparsi delle risoluzioni, come al solito, viene delegato chi conosce un determinato campo relativamente, o chi non ne conosce lo specifico funzionamento. Da oltre 200 anni la Banda Musicale da Giro è tradizione delle Feste Patronali, con un organico di quaranta persone che esercitano in tutti i paesi in giro per l’Italia, i quali si raggiungono in pullman o in macchina, questo, di per se, è già un assembramento, ma quello di più pericoloso è lo scarico della condensa (saliva) tramite il gocciolatoio o le pompe degli strumenti musicali mentre vengono suonati, questo comporterebbe pericolo di contagio mentre si fa il tradizionale giro di banda in Paese, a differenza del tradizionale concerto serale in cassa armonica che diventerebbe una vera e propria zona rossa, che metterebbe a rischio gli stessi musicisti e gli addetti delle luminarie che dovranno poi smontare la cassa armonica, che a loro volta si metterebbero a rischio loro e le proprie famiglie. Questa è la dimostrazione che alcune categorie non usciranno dal lock down fino la prossima stagione, Galati chiede quindi al Presidente Michele Emiliano e all’Ass. Loredana Capone, di portare al Governo Centrale una soluzione costruttiva per le categorie che non potranno esercitare e di usare il buon senso per quanto riguarda lo svolgimento delle feste patronali e sagre evitando questo tipo di eventi almeno per quest’anno.