Anche se priva di permesso di soggiorno, la cittadina non comunitaria ha diritto alla registrazione del contratto di convivenza con cittadino europeo

 Il Tribunale di Brindisi a seguito di un ricorso ex art. 700 c.p.c. (ricorso d’urgenza) ha emesso ordinanza con la quale il Giudice ha ritenuto che, pur in assenza di permesso di soggiorno, deve ritenersi sussistente per il partner extracomunitario di un cittadino dell’UE residente in un comune italiano il diritto di ottenere un riconoscimento della situazione di fatto mediante l’iscrizione nel registro della popolazione residente di detto comune e nello stato di famiglia del convivente.

La vicenda trae origine dal rifiuto del Comune di Brindisi di registrare l’accordo di convivenza sottoscritto, sin dal gennaio 2023, da un cittadino europeo residente a Brindisi ed una cittadina extraeuropea priva del permesso di soggiorno.

 Quanto al titolo di soggiorno la richiesta inoltrata dalla ricorrente è stata dichiarata irricevibile dalla Questura di Brindisi poiché non risultava in atti la trascrizione dell’accordo di convivenza.

Il solito rimbalzo di responsabilità all’italiana con innegabile pregiudizio dei diritti personalissimi quali il diritto al riconoscimento del nucleo familiare atteso il concreto rischio per la ricorrente di subire il rimpatrio e l’impossibilità per la stessa di fruire di una serie di diritti sociali ed assistenziali.

I ricorrenti sono stati pertanto costretti a ricorrere, con i propri legali, all’autorità giudiziaria per ottenere il riconoscimento alla registrazione del contratto di convivenza.

Così commentano le avvocate Colomba VALENTINI, Ornella BRUNO STAMERRA e Luisa MELLI

 “Si è dovuto attendere la favorevole pronuncia giudiziaria da parte del Tribunale di Brindisi per ottenere il riconoscimento dei pacifici diritti previsti dalla legge nazionale e sovranazionale. L’ordinanza cautelare pronunciata dal Giudice del Tribunale di Brindisi, dott. Vladimiro GLORIA, con una articolata e pregevole motivazione, accogliendo integralmente le tesi difensive della parte ricorrente, ha condannato il Comune di Brindisi a riconoscere tutti i diritti rivendicati con la procedura di urgenza in ossequio alle leggi vigenti.

“L’ostile comportamento stragiudiziale adottato dal Comune, ancorché in presenza di precedenti giurisprudenziali, è stato brillantemente superato da una corretta ordinanza che ha visto soccombente il Comune di Brindisi sia sul merito che sulle spese legali”.

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